C’è fermento in Comune, dove il sindaco Giuseppe Dossena e l’assessora alla Cultura Annalisa Crea con il vescovo Daniele Gianotti, la parrocchia di Scannabue e il Centro missionario diocesano stanno definendo l’accoglienza per la visita del cardinale Joao Braz De Aviz, che domenica 28 aprile inaugurerà la nuova Via a mons. Vito Groppelli.
Per comprendere le motivazioni bisogna far conoscere alle nuove generazioni la storia del presule cremasco.
Da Scannabue al Brasile
Don Vito, come tutti lo chiamavano e ricordano con simpatia, aveva iniziato la sua attività sacerdotale dal lontano 1964 al 1969 proprio nella parrocchia di Scannabue quale aiutante dell’allora parroco mons. Alberto Moruzzi.
Quindi, dopo il corso di formazione nell’apposito centro di Verona, ricevuta l’autorizzazione dal vescovo di Crema, mons. Carlo Manziana, era partito assistito dal Pime (organizzazione missionaria presente in tutti i continenti) alla volta del Brasile, destinazione Porecatù, cittadina nello Stato del Paranà e facente parte della diocesi di Londrina.
A Londrina, per oltre un ventennio, ha collaborato come vicario generale della curia locale dell’allora arcivescovo mons. Dom Geraldo.
Il centro per le famiglie
Durante la permanenza in Brasile, l’attività missionaria di mons. Vito durata oltre 40 anni (dal 1972 al 2017) ha avuto il massimo epilogo nella realizzazione di un centro per le famiglie denominato “Nazaré Santuario da Famila” .
L’opera è nata grazie alla beneficenza familiare, degli amici cremaschi, dei coscritti di Crespiatica, suo paese nativo, e degli amici di Scannabue.
Il medesimo istituto che si sviluppa su un area di circa centomila mq, è disciplinato da un apposito statuto. Nelle infrastrutture realizzate beneficiano annualmente del servizio copie o madri single. Così è stato raggiunto lo scopo di: aiutare le famiglie a comprendere la grandezza e la bellezza della loro realtà; scoprire il valore di una cultura che privilegi la felicità delle persone legate al nucleo familiare, fondamento di ogni società; favorire l’integrazione fra tutte le etnie che caratterizzano la popolazione brasiliana ( indios, europei, asiatici, africani e loro discendenti); promuovere una coscienza politico- sociale che porti le famiglie ad essere protagoniste di una storia scritta da loro.
Tutti questi principi sono stati inseriti in apposito statuto che Mons. Vito ha voluto nell’atto costitutivo e di gestione dalle “Missionarie di Santo Antonio Maria Claret”.
Tra i principi fondamentali che regolano la gestione dell’istituto è, appunto, prevista l’interscambiabilità tra la diocesi di Londrina e la diocesi di Crema.
Nel corso del suo apostolato in Brasile, Pe. Vito è stato gratificato della visita di diversi sacerdoti cremaschi oltre che dai Vescovi, e alti prelati, che si sono succeduti nella diocesi cremasca: il cardinal Marco Ce’, mons. Carlo Manziana, mons. Libero Tresoldi e mons. Oscar Cantoni.
In particolare la visita del medesimo, ora cardinale, nell’agosto del 2008, intesa a capire quale attenzione adottare per l’infrastruttura visitata, lo ha portato a questa considerazione: “Sogno Bellissimo che si è trasformato in realtà. Frutto di un grande lavoro”.
Riprendere il rapporto con Londrina
Purtroppo l’interscambiabilità iniziata da mons. Vito si è bruscamente interrotta la sera dell’8 dicembre 2017 a Offanengo: investito sull’incrocio della Serenissima per Brescia.
Quindi anche il Coranavirus che ne è seguito, ha di fatto decimato i sostenitori brasiliani e cremaschi.
Ora, la Giunta municipale di Palazzo Pignano con la parrocchia di Scannabue, il Vescovo di Crema e il Centro opere missionarie, sfruttando l’evento toponomastico, vogliono tentare di riprendere il rapporto grazie all’attenzione del cardinal Joao Braz de Avis e delle suore Claritiane.
Il cardinale De Aviz era molto amico con mons. Vito avendone condiviso periodi della loro vita in comune. Infatti il Cardinale negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, nella sua qualità di rettore del seminario di Londrina (città a sud del Paranà) era a stretto contatto con mons. Vito, periodo in cui lo stesso presule cremasco rivestiva la carica di vicario generale dell’allora vescovo di Londrina Mons. Geraldo Majela Agnelo.
Il programma della visita del card. De Avis
Il Cardinale e due Suore Missionarie di Santo Antonio Maria Claret (madre superiore Suor Maria Angela Ferreira e suor Teresina Teclar) arriveranno a Crema sabato 27 aprile ospite del Vescovo di Crema. Alle ore 17 saranno presenti presso il palazzo comunale di Palazzo Pignano all’incontro con autorità civili, saluti di benvenuto e incontro con i gruppi missionari della Diocesi di Crema guidati da Enrico Fantoni e dal parroco di Scannabue don Giancarlo Camastra. Inoltre, è previsto un collegamento in video conferenza con “Nasafa” a Londrina.
Alle ore 10.30 di domenica 28 aprile il Cardinale e il Vescovo saranno nella parrocchia a Scannabue per la santa Messa per il conferimento del sacramento della Cresima. A seguire, alle 11.30, inaugurazione della pubblica via intitolata a mons. Vito Groppelli. Saranno presenti corteo e banda musicale dalla chiesa alla nuova strada. Quindi, il pranzo comunitario al ristorante La Casa del Pellegrino.