Lavori al ponte Cadorna: rilievi della viablilità

Conoscere, in ogni dettaglio, l’origine e la destinazione dei flussi di traffico che quotidianamente interessano via Cadorna. Questo lo scopo dell’indagine conoscitiva che mercoledì 17 aprile, nei due momenti che coincidono con le ore di punta, ha interessato gli automobilisti di passaggio lungo quella via. Gli incaricati, supportati da agenti della Polizia Locale, si sono prodotti in una sintetica intervista “on the road”, compilando un relativo questionario. Tra i quesiti fondamentali: se quel tragitto viene coperto ogni giorno, con quale frequenza, la provenienza e la destinazione finale. I risultati, una volta elaborati, saranno determinanti anche in funzione dei previsti lavori sul manufatto che scavalca il fiume Serio.

Tre milioni di veicoli all’anno

Ma, in ogni caso, conoscere come si muovono e dove vanno gli oltre tre milioni di autoveicoli in transito in quel punto ogni anno è utile per una pianificazione generale della mobilità, da aggiornare rispetto agli analoghi rilievi già svolti una decina di anni fa, nonché per fornire elementi utili al previsto aggiornamento del Pgt, il Piano di governo del territorio. Gianluca Giossi, assessore ai Lavori Pubblici: “La campagna odierna di rilievo puntuale del traffico sul ponte di via Cadorna è propedeutica anche ai prossimi lavori che si dovranno realizzare sul ponte, per capire il reale disagio che si potrà creare. Servirà soprattutto per valutare quali alternative mettere in campo per mitigare i disagi che riguarderanno anche tutto il territorio che gravita sulla città”.

Informazioni utili

Franco Bordo, assessore alla Mobilità: “Si tratta dell’aggiornamento dei dati relativi ai flussi di traffico: gli ultimi, infatti, risalgono a dieci anni fa. Operazione assolutamente necessaria per poter fare una valutazione in base alla quale adottare le scelte più opportune in ambito viabilistico in relazione ai lavori sul ponte di via Cadorna. Sui flussi del traffico in generale e anche in funzione di un possibile ponte provvisorio”. Il campione statistico ritenuto sufficiente per ottenere un risultato affidabile era del 15% come minimo, ed è stato superato.