Rubrica Psicologia&Benessere. La giusta direzione: il coraggio di scegliere

Piscologia&Benessere
Federica Perolini

La nostra vita è caratterizzata da un’infinità di scelte. Tutto quello che facciamo è una scelta e anche quando non facciamo niente, in realtà abbiamo scelto di non scegliere.
La scelta è un processo che inizia da un fatto singolo per poi trovarsi davanti a innumerevoli valutazioni e possibilità.
Di fronte a più possibilità, nasce e prende forma il dubbio: un momento di stallo più o meno lungo, nell’arco del quale si analizzano i pro e i contro di tutte le alternative possibili per poi arrivare a prendere la decisione che si reputa più congeniale.
In quest’ottica, nemica numero uno è l’indecisione, ossia l’incapacità di prendere decisioni effettive e rimanere intrappolati nella fase del dubbio: si continua a valutare tutti i pro e i contro di ogni alternativa rimanendo bloccati.
L’indecisione, per lo più, è una caratteristica della personalità connessa a una bassa autostima e a insicurezza personale, che rendono la persona incapace di fare delle scelte in autonomia, soprattutto se comportano delle responsabilità e dei possibili rischi.
Decidere è una libertà, ma anche un compito che può diventare difficile, fino a trasformarsi in un peso insostenibile.
La persona si mette in gioco come regista del proprio agire ed è responsabile, attraverso le sue decisioni, della propria esistenza. Da questa responsabilità deriva la paura di decidere. La paura si presenta sotto forme diverse.
• La paura di sbagliare è la forma più diffusa. In questo caso, il timore è quello di prendere una decisione che potrebbe poi rivelarsi un fallimento o di commettere errori irreparabili. La paura di sbagliare e di commettere delle imprudenze porta a rimandare le decisioni nell’illusione che insicurezze e timori magicamente si dissolvano.
• La paura di non essere all’altezza, è legata alla sfera dell’autostima, ossia alla consapevolezza che abbiamo di noi stessi di essere capaci di valutare la situazione e sostenere il peso delle decisioni.
• La paura del giudizio è riscontrabile in chi deve comunicare agli altri la decisione, che possono valutare in modo negativo quanto scelto.

A fronte delle paure citate, quali sono le decisioni che siamo chiamati ad affrontare?

• Le decisioni critiche, situazioni in cui, una volta scelto, sarà difficile tornare indietro e cambiare direzione. È quindi importante riflettere bene prima di scegliere e oggi le tante possibilità di scelta complicano il compito di decidere, infatti, citando il personaggio Sherlock Holmes, “Il pensatore ideale è colui che tra miriadi di informazioni riesce a considerare solo quelle effettivamente utili”.
• Le decisioni difficili, condizioni in cui la decisione non è la scelta, ma la consapevolezza dei suoi effetti. Qui si parla di situazioni in cui si è consapevoli di quale sia la decisione corretta, ma attuarla significa avere dei vantaggi e discapiti allo stesso tempo.
• Le decisioni complesse, azioni in circostanze che richiedono capacità logiche e intellettive. Tuttavia, non si deve dimenticare che anche la logica e l’intelligenza hanno le loro trappole, come quella in cui il processo di analisi si focalizza sulla ricerca vana di certezze.
• Le decisioni istintive, situazioni in cui la persona, anche dopo essere giunta alla decisione, agisca diversamente seguendo le proprie sensazioni piuttosto che l’esito dei propri ragionamenti.
• Le decisioni inevitabili, situazioni che obbligano a scelte non desiderate o ritenute sbagliate. In questo caso non siamo noi a decidere, ma la circostanza.
Ma come poter superare la paura di scegliere?
Avendo coraggio di valutare e, soprattutto, agire!

Federica Perolini
Psicologa Crema