Iniziata con la domenica delle Palme, la Settimana Santa è entrata nel vivo con il solenne Triduo pasquale. Il primo momento s’è svolto questa mattina – Giovedì Santo – quando, in Cattedrale, monsignor Daniele Gianotti ha presieduto la Messa Crismale, concelebrata con i preti della diocesi: una festa del sacerdozio, che pone in evidenza la stretta unione tra il Vescovo e il suo presbiterio.
I saluti iniziali
Dopo la processione d’ingresso, monsignor Gianotti nei saluti iniziali ha rivolto il pensiero a chi, per età e salute, non ha potuto esser presente. In particolare, ha detto, “don Ennio Raimondi e don Giovanni Terzi, e poi anche don Gino Mussi che raggiunge quest’anno il 60° anniversario di ordinazione: lo ricordiamo con affetto e gli auguriamo di potersi presto ristabilire in forze”. In quanto ad anniversari significativi, ha quindi ringraziato Dio “per i cinquant’anni di ordinazione di don Gianni Vailati, ordinato nel 1974 insieme con l’allora don Rosolino Bianchetti, oggi Vescovo in Guatemala. Anche padre Tommaso Grigis, cappuccino, ricorda quest’anno il 50° di ordinazione, mentre quarant’anni fa veniva ordinato don Gianbattista Scura; vent’anni fa, pochi mesi prima della morte, il vescovo Angelo Paravisi ordinava presbiteri don Emanuele Barbieri e don Simone Valerani”.
Un “saluto speciale” è andato a don Andrea Berselli che per la prima volta ha partecipato da presbitero alla Messa del Crisma. “È con noi oggi – ha proseguito il Vescovo – don Paolo Rocca: la sua presenza ci aiuta a sentire vicina la Chiesa sorella di San José de Mayo, in Uruguay, e a ricordare affettuosamente don Maurizio Vailati. E ricordiamo tutti i missionari e le missionarie, e i consacrati e le consacrate originari della nostra Chiesa, che sempre ci sono vicini nell’affetto e nella preghiera”. Presenti alla celebrazione di giovedì mattina anche i seminaristi Gianni, Matteo e Riccardo che sono nel pieno del loro primo anno di formazione nel Seminario di Bergamo”.
Monsignor Gianotti ha quindi concluso ricordando che “nel luglio scorso Dio ha chiamato a sé don Erminio Nichetti: la sua pungente benevolenza ci accompagni ora dal cielo, insieme con tutti i vescovi e presbiteri defunti della nostra Chiesa, in particolare il vescovo Angelo Paravisi, che ricorderemo a settembre nel ventennale della morte”.
“Stesi davanti al Signore”
Dopo i riti introduttivi e la liturgia della Parola, il vescovo Daniele ha tenuto l’omelia soffermandosi sul uno dei gesti vissuti da ogni presbitero nel giorno della sua ordinazione: quello dell’essere stesi per terra. In quella posizione “ognuno si è riconsegnato a Dio, per Gesù Cristo, come nel giorno del Battesimo”. Quel gesto di umiltà è stato un affidarsi alla misericordia divina, nella consepevolezza che nel cammino degli anni ci sarebbero state altre cadute a terra. Ma, in quel momento, “ogni presbitero si è affidato al Padre e alla preghiera dei fratelli e delle sorelle, nella certezza che Dio è sempre pronto a risollevare”. Il Vescovo ha concluso: “Oggi, cari confratelli, condividiamo ancora con il popolo di Dio la grazia del giorno in cui ci siamo distesi davanti al Signore per consegnarci totalmente a lui, in piena dedizione e in libertà autentica, contando solo sulla misericordia di Dio e sulla potenza dello Spirito”.
Il rinnovo delle promesse e la benedizione degli oli
Al termine dell’omelia, prima che la Messa continuasse come solito, ecco il rinnovo delle promesse sacerdotali, quindi la solenne liturgia della benedizione degli oli: quello degli infermi, dei catecumeni e il Crisma, portati all’altare da don Berselli e dai diaconi permanenti Claudio Dagheti e Alessandro Benzi.
Pranzo comunitario
Al termine della solenne celebrazione, tutti i sacerdoti cremaschi si sono trovati a pranzo con il vescovo Daniele presso i locali della Fondazione Manziana in via Dante 24.
Un tradizionale momento di fraterna convivenza al quale hanno partecipato numerosi sacerdoti, i seminaristi e alcuni missionari ospiti.
Al termine il taglio della torta da parte di mons. Gianotti, affiancato dai due sacerdoti che hanno festeggiato il cinquantesimo di ordinazione: fra’ Tommaso Grigis della comunità dei cappuccini dei Sabbioni e parroco della locale comunità e don Gianni Vailati, rettore del santuario della Madonna del Grazie. A loro tantissimi auguri da parte di tutti.