Pieranica. Raimondi: “non vendiamo il paese, lo tuteliamo!”

Via Roma, a Pieranica, dall'alto

L’amministrazione replica alla minoranza dopo le accuse riassunte nello slogan “Vendesi Pieranica a pezzi!”. “Che tristezza le false notizie per racimolare voti”, attacca chi è al governo del paese. “Come avrete capito dalla quantità di volantini che iniziano a intasare la vostra cassetta della posta, la campagna elettorale per le elezioni di giugno si è aperta. Purtroppo, non ve lo nascondiamo, tanto questo volantino quanto quello a cui facciamo riferimento nel titolo firmato dal gruppo di minoranza potevano essere risparmiati, ma davanti a uno sproloquio di falsità non possiamo tirarci indietro”, aggiungono sindaco e soci.

Raimondi spiega come sono le cose
Valter Raimondi spiega che nello scorso Consiglio comunale l’amministrazione ha votato una delibera per rendere alienabili due terreni appartenenti al Comune di Pieranica, precisando “che, contrariamente a quanto scritto nel volantino dall’opposizione, i terreni di cui sopra sono stati dati in locazione a due diverse società di telecomunicazioni in passato e non con la delibera del 14 febbraio 2024”. In pratica, i due lotti presenti in via Fermi di 50+50 mq e di proprietà del Comune sono stati ritenuti dal Consiglio non più indispensabili e potranno essere venduti. “Ciò significa che saranno in futuro disponibili alla vendita, non che ora sono stati venduti, come hanno scritto i nostri detrattori ai quali, tra l’altro, la proposta era stata spiegata per filo e per segno in sede di Consiglio”.
L’amministrazione chiarisce anche il perché: “Sui terreni in questione, come detto sopra, sono collocate due antenne di proprietà di compagnie di telecomunicazioni. Una di queste società ci ha comunicato per iscritto e in modo del tutto arbitrario che non intende più versare il canone di locazione, ma solo il canone unico patrimoniale per l’occupazione del terreno il cui importo è notevolmente inferiore a quello del canone di affitto concordato contrattualmente. Questa scelta della società è assolutamente contraria alla Legge e al contratto di locazione sottoscritto. Per quanto riguarda l’altra società, il canone concordato inizialmente nel contratto di affitto, seppure versato, non è in linea con i valori di mercato”. Il Comune, allora, ha richiesto l’adeguamento Istat che l’interessata si è rifiutata di corrispondere.
“La scelta di rendere alienabili i due lotti persegue l’intento dell’amministrazione di rafforzare la propria posizione nei confronti delle società di telecomunicazioni che, sentendosi spaventate da un’eventuale vendita a un privato, che applicherà loro condizioni contrattuali ben più onerose di quelle attuali, saranno più propense a onorare gli accordi contrattuali conclusi con il Comune di Pieranica. Pertanto, l’opzione di alienare i due terreni costituisce l’ultima scelta laddove il solo avvertimento di vendere non spinga le società di telecomunicazioni ad adempiere alle richieste del Comune”.
Raimondi precisa che l’amministrazione ha voluto evitare le vie legali, e che “l’accusa che il sindaco ha deciso di mettere in vendita due terreni è una falsità. Trovo sconvolgente questo tipo di comportamento che sotto il segno della trasparenza mente e cerca di trarre in inganno la cittadinanza”.