Italia Viva, tangenzialina del sindaco? “Progetto miope e chiuso”

“Serve una visione strategica per permettere al territorio uno sviluppo futuro”. In questa espressione ben si riassume la posizione di Italia Viva Crema sul progetto della tangenzialina, “licenziato” da Comune e Provincia. Per il partito “scelte importanti per il futuro di un territorio devono alimentarsi di trasparenza, confronti seri, anche serrati, purché muovano i loro passi restando lontani dagli interessi di parte per privilegiare quelli più generali e strategici. Non siamo qui per far perdere tempo alla decisione di una tangenziale a servizio di Crema, ma per accelerarla”, ha premesso il portavoce Tiziano Guerini attornuato dai vertici di partito cremaschi.

Chiusura e slancio perduto

“Di cosa stiamo parlando? – ha poi detto provocatorio –. Il progetto di completamento della Gronda nord è solo disegnato nel vecchio Prg. Abbiamo chiesto un confronto al sindaco sulla nostra ipotesi e spiace per la mancata disponibilità anche solo a discutere”. Per Guerini e soci la scelta dell’amministrazione “ragiona in termini chiusi della città, quasi fosse ancora murata, medievale. Noi propendiamo per una scelta che guarda al domani di tutto il territorio cremasco per andare in Lombardia e nel mondo”. Per Italia Viva il Cremasco deve “riappropriarsi di uno slancio perduto che rischia di isolarci dal resto della Lombardia, che corre più spedita di noi nell’affrontare le sfide socioeconomiche che si presenteranno”. La proposta di Bergamaschi avrebbe notevoli criticità. Oggi sul giornale in edicola ampi servizi sul tema: la presa di posizione di Italia Viva nel dettgalio e il progetto approvato.