Area omogenea cremasca. Un modello da valorizzare ed esportare

Un momento importante, storico, soprattutto perché sia Anci che Regione Lombardia hanno apprezzato e sostenuto il ruolo dell’Area omogenea cremasca come esperienza virtuosa da replicare. Interessante il convegno Un territorio più unito per una provincia più forte andato in scena sabato mattina al teatro San Domenico di Crema per organizzazione di Area omogenea e Consorzio.It. Sul palco il sindaco Fabio Bergamaschi, il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, l’amministratore delegato di Consorzio.it Bruno Garatti, il presidente di Anci Lombardia Mario Guerra, l’assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori e il presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni. il giornalista cremasco Beppe Severgnini del Corriere della sera ha tirato le conclusioni dell’evento.

Qui per il territorio

L’occasione è stata propizia per evidenziare l’importante collaborazione dei 48 Comuni cremaschi, divenuta nel 2023 soggetto istituzionale. “Crema c’è e ci sarà con la più determinata convinzione. Il Cremasco senza la città non esiste e Crema senza il Cremasco è più debole”, ha detto Bergamaschi. Guerra s’è cocentrato invece sul’“unione d’intenti”, volta a favorire i bisogni non del singolo, ma della comunità. “In questi anni da consigliere regionale ho più volte portato l’esperienza crenasca come esempio da imitare. Vista l’apertura dell’assessore Sertori, ora ci sono le condizioni di istituire le ‘comunità di pianura’ nella legislazione regionale e individuare Consorzio.It come centro di competenza che può allargare i suoi confini oltre a essere replicato in altri territori”, commenta il consigliere regonale Matteo Piloni. Approfondimento sul giornale di sabato in edicola.