Inquinamento, il M5s Lombardia presenta richiesta per un Consiglio regionale straordinario

Santa Maria
Auto in coda al passaggio a livello su viale Santa Maria

Il Movimento Cinque Stelle Lombardia ha presentato richiesta, per un Consiglio regionale straordinario che affronti nel concreto le misure da intraprendere al fine di contrastare l’emergenza smog. Così Nicola Di Marco (capogruppo M5s Lombardia): “Fino al 5 marzo non sono previste sedute del Consiglio regionale, la nostra proposta è quella di convocare l’aula per discutere di nuove misure attraverso le quali contrastare in concreto l’emergenza inquinamento, che ogni anno minaccia la salute di tutti, a cominciare dai bambini. Sempre che Fontana e la sua maggioranza non siano troppo impegnati a fare la danza della pioggia. Unica risposta che finora il centrodestra è stato in grado di dare all’emergenza smog, così come alla crisi idrica”.

Servono soluzioni concrete

La verità, purtroppo, è che non solo quanto fatto finora non basta, “ma al governo della Regione e del Paese, ci sono forze politiche che ancora negano il cambiamento climatico, impegnate in Europa nel contestare e contrastare le misure antismog proposte dall’Unione. Il problema è che sappiamo cosa andrebbe fatto, ma questo non si traduce in azioni concrete, per questo l’emergenza si ripresenta ogni anno. Se, come fatto dalla Giunta Fontana, ci si limita a dare la colpa alle Alpi, come se potessero rappresentare una variabile nella scacchiera delle misure per incentivare la qualità dell’aria, allora non si arriverà mai a soluzioni concrete. Per questo chiediamo di poter discutere delle nostre proposte, così come di quelle delle altre forze politiche”.

Misure possibili

“A cominciare da misure atte a promuovere smart-working e co-working. Soluzioni per il trasporto pubblico, con un piano che possa prevedere incentivi fino alla gratuità per under 35 e specifiche fasce di popolazione. Così come non sono più tollerabili ritardi nei prolungamenti delle metropolitane e potenziamenti delle linee ferroviarie. Il lombardo Ministro alle Infrastrutture potrebbe dare un grande impulso su questi temi, invece di giocare con i modellini del Ponte sullo stretto o spingere investimenti su autostrade inutili e dannose. Serve un piano per la micromobilità, da non demonizzare, per furore ideologico. Bisogna lavorare per promuovere lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso lo sviluppo delle Comunità energetiche e l’approvazione della nostra proposta di legge sul Reddito energetico”, prosegue il grillino.

Salto di qualità

Per i pentastellati bisogna archiviare la stagione degli impianti di incenerimento più vetusti e improduttivi ancora accesi in Lombardia. “Serve una moratoria per gli allevamenti intensivi e politiche volte a favorire la transizione dai modelli intensivi di allevamenti e colture, verso modelli sostenibili per imprese, lavoratori e territori. Serve un vero stop allo smodato consumo di suolo. Noi chiediamo di convocare l’aula al più presto, in una seduta dedicata, per parlare di tutto questo”, conclude Di Marco. Sul giornale di domani in edicola ampia analisi sulla situazione “smog” di Crema e Cremasco.