Spino d’Adda. Rsa sì o no? Galbiati conferma e rilancia

Il render relativo al progetto di realizzazione della Rsa a Spino d'Adda

“Che fine ha fatto la casa di riposo?”. L’amministrazione comunale ha cambiato idea in merito alla Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) in viale Ungaretti?”. Il comitato locale ‘No cemento’, contrario da sempre alla realizzazione di questa struttura, ritorna sulla questione, nella speranza che “la storia sia finita”.
“Dopo più di due anni dall’annuncio, i lavori non sono iniziati e non si sa neppure se cominceranno mai. Il nostro comitato ha sempre criticato il progetto di Rsa proposto dall’amministrazione comunale”. Lo reputa “troppo grande per Spino, costoso e soprattutto collocato nel posto sbagliato. Di solito in centro alle città, ma anche nei paesi, si cerca di creare spazi di incontro e di socialità per la gente: attività commerciali, bar, pizzerie, negozi, locali. Insomma si cerca di portare vita. L’esatto contrario di una Rsa”.
‘No cemento’ chiede al sindaco di “prendere atto del fallimento del progetto che aveva proposto e di assumere al più presto le iniziative necessarie a sbloccare la situazione, incassare le eventuali penali, riportare nella disponibilità pubblica l’area di via Ungaretti, restituendola al paese e agli spinesi con un vero progetto di riqualificazione del centro di Spino”.
Il sindaco Enzo Galbiati dice di condividere la richiesta di spiegazione del comitato: “Certamente, da quando abbiamo approvato la nuova convenzione nel marzo 2022, a livello economico è cambiato il mondo. Sono raddoppiati i costi del materiale e gli interessi bancari sono quadruplicati. Per questo motivo la società proprietaria di tutta l’area e la società che dovrebbe costruire la nuova residenza hanno dovuto rivedere i costi e gli investimenti”.
Per il primo cittadino “è bene ricordare che dal 2005 il Comune non è proprietario di tutta l’area che comprende anche il viale Ungaretti e la piazza mercato. Quindi i progetti che si inseriscono in un area privata devono essere condivisi e l’amministrazione non può imporsi sulla proprietà”.
Galbiati rimarca che “questa amministrazione fin dalla campagna elettorale ha manifestato la volontà di avere una struttura di accoglienza per le persone anziane e non auto sufficienti in una zona centrale e viva del paese. Speriamo che questa ‘storia’, come viene definita dal comitato, nei prossimi giorni abbia un lieto fine con l’attesa conferma della realizzazione della struttura”.
Per quanto riguarda un nuovo centro con residenze, attività commerciali e ricreative, “si è aperta la discussione con la nuova proprietà di un’area centralissima, dismessa, che può usufruire delle agevolazioni regionali in merito alla Rigenerazione Urbana, che va da viale Vittoria al confine del Parco Rosselli fino a via Martiri della Liberazione. Questo, naturalmente condividendolo con la proprietà, potrebbe diventare il nuovo centro di Spino”.