“Maestro, quanto è accaduto con il nazismo e il fascismo non deve più succedere”. Sono le parole che la classe quinta di Salvirola ha pronunciato nei giorni scorsi dopo la visita al Memoriale della Shoah di Milano, il cosiddetto Binario 21 da dove, nel piano interrato della stazione Centrale di Milano, partì la senatrice Liliana Segre. Insieme a lei tanti altri deportati nei campi di concentramento nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Accompagnati dagli insegnanti Alex Corlazzoli e Filippo Grechi, i bambini della primaria ‘Dante Alighieri’ hanno vissuto un viaggio nella memoria che ha permesso loro di comprendere meglio la tragedia del Novecento ma soprattutto di vedere con i loro occhi increduli i vagoni che hanno trasportato centinaia e centinaia di persone ridotte allo stato animale. Ai bambini è stato spiegato come in quel luogo originariamente adibito alla movimentazione dei vagoni postali, i fascisti e i nazisti pensarono in maniera strategica di far arrivare gli ebrei e non solo, nottetempo, in modo che nessuno vedesse quanto stava accadendo.
Domande e incredulità
La classe di Salvirola ha potuto osservare il carro-ascensore che dal piano sotterraneo trasportava i vagoni ai binari di partenza. Tante le domande dei ragazzi: “Ma come facevano a stare in cento in questo vagone? Avevano da mangiare? E dove facevano la pipì? Ma quanto durava il viaggio dal Binario 21 ad Auschwitz-Birkenau?”. Interrogativi che hanno trovato risposta grazie alla guida messa a disposizione dal Memoriale. Toccante il momento in cui ci si è fermati a leggere le centinaia di nomi che scorrono su una parete del Memoriale ove son ben evidenziati, in arancione, i pochi sopravvissuti. Volti increduli quelli dei bimbi davanti a tanto dolore causato dalla follia dell’uomo.