“Analizzando la vicenda del ponte di via Cadorna, ci verrebbe quasi da esprimere solidarietà al povero Gianluca Giossi, assessore ai Lavori Pubblici. Parlare di rimpasti o attaccare Giossi non è certo la soluzione all’annoso problema del ponte di via Cadorna. Il problema sta unicamente nella figura del sindaco Bergamaschi, che ha avuto la competenza (anche) su quel ponte per 10 anni consecutivi, senza che nessuno lo ostacolasse. Ora, da sindaco, preferisce parlare della casa di Babbo Natale o del Carnevale Cremasco (iniziative rispettabilissime), nelle stesse ore in cui manda al macello davanti alla stampa il suo assessore ad annunciare una bomba a orologeria in città”. Il duro attacco, in una lunga nota stampa, arriva dal M5S cremasco. Che addita al primo cittadino “la responsabilità dei propri fallimenti, salvo poi tentare di spiegare tardivamente, con argomentazioni debolissime, la situazione”.
Una sola soluzione
I grillini analizzano i documenti e le ripsoste avute a suo tempo dall’amministrazione.
“Era tutto già scritto e voluto. Ora siamo però nel 2024, con le limitazioni di transito sul ponte ancora tali e, nel frattempo, le espressioni ‘prioritario’ e ‘indifferibile’ sono uscite di scena. Sono passati anni, molti cremaschi si sono dimenticati chi è colui che ha avuto la responsabilità decennale di risolvere la suddetta situazione e lo eleggono sindaco. Ed ecco pronto l’agnello sacrificabile da gettare in pasto alla stampa: Giossi. Nessun rimpasto servirebbe: l’unica soluzione a questo problema di Crema, e a tanti altri, risiede nella sola rimozione del sindaco Fabio Bergamaschi, che sta gettando la città, lentamente, in una melassa impantanata da cui è difficile uscirne”. Draghetti e soci definiscono “goffe e tardive” le dichiarazioni di Bergamaschi.
“Chiami i tecnici cremaschi”
A loro dire mancano certezze su appalto, imprese, progetto, insomam sul futuro del ponte. “Quali studi tecnici sono stati fatti? Bergamaschi li renda noti alla cittadinanza. Infine, quale storia vuol farci credere Bergamaschi dicendo che un ponte nuovo costerebbe il doppio? Dove sono le stime? Di quali ditte? Quali preventivi sono stati acquisiti? Non è neppure precisa la valutazione dell’intervento puntuale e conservativo, ben maggiore rispetto ai prezzi citati molti anni fa. Non parliamo del problema che avrebbero le ambulanze: Bergamaschi percorre la città negli orari di punta per rendersi conto del problema del traffico veicolare da lui mai risolto in tanti anni di amministrazione?”. Il suggerimento al sindaco è di “chiamare i professionisti di Crema, gli architetti, gli ingegneri, per studiare, insieme, ogni possibile soluzione alternativa alla chiusura, insensata, di un anno, di un ponte ormai marcio, ma fondamentale per la viabilità cittadina. Lo faccia, per evitare che la città insorga!”