Crema. Donna violenta, scatta il divieto di avvicinarsi all’ex

Foto di repertorio

Il Commissariato di P.S. di Crema ha dato esecuzione alla misura cautelare del Divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da quest’ultima frequentati, nei confronti di una cittadina sudamericana residente nel Cremasco, resasi responsabile del reato di atti persecutori a danno dell’ex compagno, anch’esso latino-americano. Il provvedimento è stato emesso al termine di una complessa e mirata attività d’indagine svolta dal Commissariato a seguito della denuncia presentata dall’uomo che presso gli uffici di Pubblica Sicurezza di via Macallé aveva denunciato di subire vessazioni da alcuni anni a opera dalla ex compagna, spesso violenta, in preda ad eccessi d’ira dovuti alla gelosia.

Aggressioni fisiche e minacce

“I comportamenti illeciti consistiti in violenza fisica, talvolta con uso di un coltello, minacce gravi e insulti, spesso alla presenza dei figli minori – ha spiegato il vicequestore Bruno Pagani – avevano ingenerato nell’uomo uno stato di serio e fondato timore per la propria incolumità costringendolo ad allontanarsi dalla casa familiare e a cambiare le proprie abitudini di vita. L’escalation la si è avuta una sera di ottobre nella quale l’indagata, dopo un litigio con il compagno che si era recato nell’abitazione della donna a trovare i figli, l’aveva aggredito armata di un coltello da cucina”.

Le investigazioni svolte dal Commissariato hanno consentito alla Polizia di acquisire “elementi comprovanti le responsabilità dell’indagata nelle vicende in questione; è stata attivata così la prevista procedura denominata ‘Codice Rosso’ che ha consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere in breve tempo la misura cautelare del Divieto di Avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati da quest’ultima”.

Non rari i casi di violenza commessa da donne su uomini

Pagani aggiunge come non siano rari “i casi di condotta violenta posta in essere da donne a danno di uomini ed il più delle volte non sono di tipo fisico o sessuale, ma psicologico; molto spesso dette aggressioni non vengono denunciate per timore di essere derisi o non essere creduti soprattutto a causa del perdurare dello stereotipo del maschio virile e dominante. Visto il crescendo delle condotte poste in essere dalla donna, sempre più gravi e pericolose, si ritiene che il provvedimento restrittivo abbia evitato ulteriori fatti criminosi a danno della vittima”.