“La storia ci chiama a un’ora di responsabilità. L’aggressione russa all’Ucraina, il barbaro attacco di Hamas contro Israele, la spirale di violenze che si è perseguita, la destabilizzazione in Medio Oriente reclamano un’Europa capace di esercitare la propria positiva influenza. Un Continente capace di testimoniare con convinzione i propri valori di pace, di cooperazione, di rispetto dei diritti delle persone e dei popoli”.
Lo ha affermato mercoledì mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento nel corso della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al merito del lavoro” ai Cavalieri del lavoro. Erano stati nominati il 2 giugno scorso.
CRISTINA CROTTI
Tra di essi la cremasca Cristina Crotti. L’imprenditrice, 57 anni, è presidente di Enercom, il gruppo conta sei società attive nella produzione di energie rinnovabili, distribuzione di metano, vendita di luce e gas, efficientamento energetico e servizi al pubblico e al privato.
Alla consegna dei riconoscimenti erano presenti Maurizio Sella, presidente della Federazione nazionale Cavalieri del Lavoro, e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. In sala anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, quello della Camera, Lorenzo Fontana, e diversi altri rappresentanti del Governo Meloni. 25 i nuovi Cavalieri proclamati.
Entrata nell’azienda di famiglia nel 1999 come manager, Crotti ne è al comando dal 2002, dalla scomparsa del padre. Sotto la sua governance i dipendenti sono saliti da 115 a 300 e i Comuni serviti, tra luce e gas, sono passati da 100 a 150. Determinazione, competenza e capacità di visione sono le sue peculiarità, unite a una spiccata sensibilità umana e sociale, di cui beneficia l’intera comunità cremasca.
La neo Cavaliere del Lavoro è laureata in Economia aziendale, con specializzazione in Economia degli intermediari finanziari conseguita alla Bocconi. Nel 2013 è stata vicepresidente di Assoindustria Cremona e dal 2011 al 2014 membro del Comitato tecnico dell’energia presso Confindustria. Tra gli altri incarichi, oggi è consigliere di Acus in rappresentanza dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio.
TESTIMONI DELLE CAPACITÀ DEL PAESE
“L’Europa si è data dunque traguardi ambiziosi. Punta a divenire il Continente più verde, più sostenibile, più equo anche sul piano sociale, dandosi il 2050 come traguardo per la neutralità climatica”, ha proseguito il capo dello Stato. E ha evidenziato inoltre che “è una sfida che il sistema produttivo italiano ha già raccolto, consapevole che le ricadute positive riguarderanno tutti e ciascuno. Con l’ambizione di essere alla testa dei processi di innovazione e non fra coloro che si attardano con lo sguardo rivolto all’indietro”.
Mattarella ha poi ricordato che “una recente indagine dell’Istat ha rilevato che, nel 2023, le pratiche e le azioni di sostenibilità, promosse dalle imprese, sono in crescita. Sia sul piano della tutela ambientale e degli standard ecologici delle produzioni. Sia sul piano della responsabilità sociale, attraverso investimenti in sicurezza, in welfare aziendali, in miglioramento dei luoghi di lavoro. Segnali incoraggianti, che indicano una direzione”.
“Voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi agli insigniti – siete tutti testimoni della capacità del Paese di raggiungere traguardi d’eccellenza. Di saper innovare con creatività e coraggio, di competere sui mercati offrendo alta qualità, di creare lavoro, contribuendo alla crescita sociale. E la crescita, la coesione della società guarda al futuro”. “Mi congratulo anche con i giovani Alfieri”, ha proseguito Mattarella, evidenziando che “hanno ottenuto nei loro percorsi di studi le valutazioni più elevate. Non bastano doti personali e l’impegno per conseguire alti traguardi: è necessaria anche la passione. Sentimento che – vi auguro – non vi abbandoni mai”. “Questa cerimonia – con la presenza degli Alfieri – reca il segno di un’alleanza generazionale. Perché chi ottiene di più sa di dover avvertire su di sé una maggiore responsabilità nel promuovere il benessere complessivo della comunità in cui vive”.