Vaiano Cremasco. No al cambio di nome alla via Che Guevara: domenica raccolta firme e presidio

Vaiano Cremasco
Centro paese (foto di repertorio)

La Giunta comunale di Vaiano Cremasco ha deciso di modificare il nome di via Che Guevara in via San Francesco d’Assisi. Una scelta che ha acceso la polemica in paese e non solo.
Gli stessi residenti sono in disaccordo tanto che hanno promosso una raccolta firme per opporsi. A sostenerli anche tre realtà del territorio che, già nei giorni scorsi, hanno espresso tutta la loro perplessità in merito a quanto deliberato nei giorni scorsi dal sindaco Graziano Baldassarre e colleghi.

Raccolta firme e presidio in piazza Gloriosi Caduti

Per domenica 1° ottobre dalle ore 8.30 alle 12 l’Associazione Italia Cuba, il Partito Democratico e il Partito della Rifondazione Comunista organizzano in piazza Gloriosi Caduti, davanti al municipio, una raccolta firme e un presidio contro la decisione della Giunta del sindaco Graziano Baldassarre.
“Confidiamo che la stragrande maggioranza dei cittadini di Vaiano Cremasco farà sentire la volontà di preservare il nome della via Ernesto Che Guevara, facendo così conoscere al Signor Prefetto la posizione dei cittadini e di tutti i democratici” dichiara Piergiuseppe Bettenzoli di Rifondazione Comunista.

Cuba al fianco di Crema per aiutarla durante la pandemia

“Il gruppo costituito da Associazione Italia Cuba, Partito Democratico e Rifondazione Comunista ha deciso di sostenere la giusta protesta dei cittadini – spiega Bettenzoli – anche in considerazione del fatto che Vaiano Cremasco è gemellato con il paese cubano Puerto Padre, che ha inviato a Crema, nel periodo della pandemia, una brigata di medici e infermieri (la Brigata Henry Reeve), a titolo gratuito, soltanto per esprimere la solidarietà in un momento difficile vissuto dal nostro territorio e dal nostro paese. Il Comune di Crema ha voluto ringraziare Cuba per questo prezioso aiuto, accogliendo la richiesta dell’Associazione Italia Cuba, intitolando il piazzale vicino all’ospedale, dove c’era l’ospedale da campo militare, in piazzale Brigata Henry Reeve”.