Il Gruppo Antropologico Cremasco ha donato una parte del fondo librario appartenuto a don Marco Lunghi, destinato alle ricerche culturali di antropologia generale e di storia locale, alla Biblioteca di Crema “Clara Gallini”. Il tutto è avvenuto martedì 26 settembre. Tra le ultime volontà lasciate da don Marco, mancato lo scorso 7 luglio, figura infatti espressamente il desiderio di una collaborazione tra il Gruppo Antropologico e l’amministrazione nella cura, nella gestione e nello sviluppo di un fondo librario.
Patrimonio librario arricchito
Si attua così la valorizzazione di un binomio che vede accomunati due cremaschi: Clara Gallini e Marco Lunghi, entrambi figure di spicco nello studio dell’antropologia, divenuti oggi futuri tutori degli studi demo-etno-antropologici che costituiscono ormai un’importante e precisa peculiarità del nostro territorio. Il patrimonio librario dell’istituzione si arricchisce di un centinaio di volumi selezionati dalla biblioteca privata del sacerdote e che trovano spazio nella scaffalatura appositamente dedicata alla memoria di don Marco.
Eredità preziosa 
L’assessore alla Cultura Giorgio Cardile ha così commentato: “Credo fortemente nel valore culturale delle iniziative portate avanti fino a oggi dal Gruppo Antropologico Cremasco. Ritengo sia necessario ribadire il collegamento che esiste tra questo e la Biblioteca, reso evidente oggi con questa donazione di parte del fondo librario appartenuto a don Lunghi, in aggiunta a una sezione che meritava di essere valorizzata. Un primo passo, che ha l’obiettivo ambizioso della creazione di una rivista della biblioteca, che tratti anche di Antropologia. Ringrazio chi ha portato avanti il Gruppo Antropologico Cremasco fino a oggi e chi ne ha preso l’eredità, tenendo insieme passato ma aprendosi anche all’innovazione”. Ampio servizio sul giornale di sabato in edicola.