Ombriano. Per don Mario un saluto carico di affetto e riconoscenza

Ombriano don Mario
Don Mario durante la santa Messa di saluto celebrata questa mattina

Tante lacrime, ma anche un profondo senso di gratitudine per quel che, insieme, è stato fatto in un tratto di cammino lungo 11 anni. Erano in tantissimi questa mattina in chiesa a Ombriano per la Messa di saluto al parroco don Mario Botti, destinato dal vescovo Daniele alla guida dell’Unità Pastorale di Monte e Vaiano.

Ombriano sarà sempre la casa di don Mario

Un saluto denso di emozioni quello odierno: qui, a Ombriano, don Mario ha davvero lasciato il segno. Non c’erano posti liberi nella parrocchiale, tant’è che bambini e ragazzi, insieme ai componenti dei Consigli pastorale e dell’oratorio han trovato posto sul presbiterio, circondando di fatto don Mario in un simbolico abbraccio collettivo.
La celebrazione è iniziata con il messaggio del curato don Stefano Savoia che, accanto a ricordi personali di vita condivisa, ha ribadito a don Mario che la comunità ombrianese “sarà sempre la tua casa”.
Ringraziando, il parroco ha salutato tutti e chiesto perdono “per ogni mia mancanza”, nella certezza che nel perdono reciproco c’è la misericordia di Dio che purifica il cuore.

Gli insegnamenti del parroco

Don Mario, dopo la liturgia della Parola, ha poi proseguito nell’omelia. “Qui – ha detto – ho ricevuto tantissimo. E io, cosa lascio?”. E ha attinto alle meraviglie del Creato aggiungendo: “Lascio una pianta d’ulivo seminata al mio arrivo, dono dei miei familiari per il 25° di sacerdozio. Oggi è cresciuta: vi insegni a essere costruttori di pace, pronti all’accoglienza, seminatori di unità lungo percorsi che hanno sapore di futuro. E poi vi lascio un gelsomino, cresciuto tra la casa parrocchiale e l’oratorio: vi faccia crescere in umanità e fede cristiana, capaci di abbracci fraterni con tutti, a servizio gli uno degli altri. Siate tra voi e nel mondo il buon profumo di Cristo”.
Dalla natura don Mario ha così colto quegli insegnamenti che ha donato alla buona gente di Ombriano: “Il rispetto, il prendersi cura, la pazienza del seminatore che ha la certezza che ogni seme porta qualcosa di buono. E  soprattutto, la speranza: perché i piani di Dio superano anche i nostri sogni”.

Grazie don Mario

“Mi mancherete tantissimo – ha concluso don Mario – ma mi consolerò sapendovi uomini e donne di fede, di carità e di speranza”.
Messaggi carichi di affetto e di riconoscenza sono stati rivolti a don Mario al termine della Messa dal segretario del Consiglio pastorale Gianni Pietro Nespoli, dalla signora Carla Alghisi a nome della comunità e da Vittorina Tacchini che ha introdotto la consegna dei doni ricordo. Don Mario ha regalato alla parrocchia un cero pasquale.
Poi il rinfresco in oratorio, mentre stasera ci sarà un momento di festa con gli adolescenti e giovani.