Bike sharing sospeso? Zanibelli: “Chiariscano le cose, costi in primis”

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Nuovi guai sul bike sharing cittadino che, dopo i problemi del recente passato, non ha trovato pace neppure durante l’estate. Anzi. Va detto che, sin dagli esordi, tre anni fa, via via questo servizio – in appalto alla Logis di Rovereto di Trento, con cui il Comune di recente ha evitato un contenzioso legale – per una serie di fattori è andato via via perdendo d’interesse. In questi mesi, come già accaduto, sono state nuovamente rubate cinque biciclette “pubbliche” dopo che, in accordo con il gestore, l’amministrazione comunale aveva messo a disposizione nuove bici al posto di quelle vandalizzate. Ma il copione s’è, purtroppo, ripetuto.

Ripensare il servizio

Di qui la decisione di chi è al governo di ripensare totalmente il servizio per il 2024, soprattutto in chiave turistica, magari collaborando con una società locale per poter avere maggiore controllo sul servizio. Vedremo. Al momento la scelta (sofferta) dell’amministrazione è stata quella di sospenderlo. “Sospendere un servizio non è una scelta facile. Mai! Ma andava fatta. Perché, in questo caso, il primo dovere di un amministratore è quello di tutelare il patrimonio pubblico, di sottrarre il parco bici di proprietà comunale dalle grinfie di ladri specializzati in grado di violare anche gli ulteriori sistemi di protezione recentemente adottati. Quanto prima il servizio verrà riaffidato, con una modalità diversa, finalizzata a intercettare la forte domanda da parte di visitatori della nostra città. Sempre all’insegna della mobilità sostenibile”, ha commentato con amarezza l’assessore alla Mobilità Franco Bordo. Al quale va dato atto di metterci sempre la faccia.

Zanibelli: “Così non va!”

“Davvero questa amministrazione pensa che si possa semplicemente dire che verranno ritirate le biciclette del servizio bike sharing e che se ne riparlerà nel 2024, per sistemare le cose?”, attacca Laura Zanibelli. Per la consigliera di Forza Italia non basta emettere comunicati o fare interviste: “L’amministrazione comunale dovrebbe comunicare anche quanto ci è costato questo servizio, tutto compreso, sin dal 2018, quando è partito il progetto, che al momento sembrerebbe sia servito solo ai due sindaci e assessori a scavalco per fare foto e comunicati, e ben poco sia stato utile invece per noi cittadini e per i turisti”. L’esponente di FI rammenta i fatti del giugno scorso: con la nuova soluzione il Comune, come aveva spiegato Bordo, “evitava il contenzioso legale con la società di Rovereto che fornisce il servizio, in attesa del termine del contratto al 31 dicembre prossimo. Dopo solo tre mesi siamo di nuovo al punto zero”.

“Speriamo non ci siano spese ulteriori”

Prima l’amministrazione ha dovuto rivedere la velostazione (oggi gratuita), poi ha rivisto il servizio bike-sharing e ora è pronta a chiuderlo. “Speriamo almeno non ci siano ulteriori spese legali con la società aggiudicataria o di mediazione, storia già vista per i parcheggi. Come sempre, siamo aperti a progetti innovativi per la città, ma al tempo stesso chiediamo che quelli implementati dall’amministrazione siano valutati e seguiti”, la conclusione di Zanibelli. Ampio servizio sul giornale di sabato in edicola.