Il campanile del Duomo diventa un museo: presto aperto tutto l’anno

Da sinistra: Scaramuzza, Palmieri, Giordana, il vescovo Daniele, Cassinotti, Fayer e don Ogliari

Aprire il campanile del Duomo di Crema alle visite in modo stabile, tutto l’anno, facendone un “museo che suona” come avviene nelle cattedrali delle più grandi città. È l’importante progetto che, in accordo con l’ente Chiesa Cattedrale Santa Maria Assunta, sta portando avanti il Rotary Club Crema, grazie a un service – spalmato su più annate – avviato dal past president Marco Cassinotti e continuato ora dal presidente Filiberto Fayer.
L’idea è stata presentata giovedì a mezzogiorno in conferenza stampa, presso la Sala Rossa del Palazzo Vescovile. L’obiettivo che ci si è posti è duplice, come ha spiegato Marcello Palmieri, vicepresidente rotariano e coordinatore del progetto: “Da una parte regalare ai cremaschi e ai tanti turisti il panorama mozzafiato che si gode dall’alto (circa 40 metri) della cella campanaria; dall’altra, attraverso l’istituzione di un biglietto per la salita, avviare uno stabile meccanismo di raccolta fondi a sostegno dei bisogni e della manutenzione del Duomo”.

Gli interventi necessari

Il progetto, per la cui realizzazione sono preventivati oltre 30.000 euro, ha già ottenuto i permessi della Soprintendenza ai Beni culturali di Mantova.
Per la piena attuazione, ha spiegato ancora Palmieri, sono necessari alcuni interventi soprattutto in tema di sicurezza. Tra questi: il sistema di videosorveglianza che consentirà di visionare ogni momento della salita al campanile e un’apparecchiatura con segnale acustico/luminoso che avviserà i visitatori di lasciare la cella nell’imminenza del movimento della campane. Degli aspetti tecnici se ne occupano, prestando gratuitamente la propria opera, gli architetti Mario Scaramuzza e Vania Zucchetti.
Inoltre, sono previsti dei pannelli museali – realizzati dalla Società Storica Cremasca – dedicati al monumento e alle sue curiosità, unitamente al restauro dell’antico meccanismo che, prima dell’elletrificazione, garantiva il movimento delle lancette dell’orologio e il battito delle ore.

La ricerca delle risorse economiche

Per tutto quanto descritto servono risorse economiche, alle quali corrisponde in parte il Rotary chiedendo, però, anche il sostegno dei cremaschi. Della raccolta fondi – denominata con l’anglicismo fundraising – si occupa Guido Giordana, prefetto del Rotary Club, che ha studiato diverse tipologie di sponsorizzazione per aziende e privati, fino ad arrivare a tutta la cittadinanza. Per ogni informazione sono disponibili Marcello Palmieri (marcipalmi20@gmail.com) e Guido Giordana (guido.giordana@fmc-ag-com).
Cassinotti e Fayer hanno confermato l’impegno del Rotary a servizio della comunità e per valorizzare la cultura del nostro territorio. Ringraziamenti sono stati espressi da don Ersilio Ogliari, presidente del Capitolo della Cattedrale, e dal vescovo Daniele.