Case dell’acqua: uso improprio da combattere. C’è chi lava pure l’auto

Che buona l’acqua naturale e frizzante (anche refrigerata attraverso un moderno sistema di filtrazione a raggi Uv) erogata dalla diverse Case dell’acqua poste in città e nei quartieri. Mentre anche i Comuni del territorio si stanno dotando della struttura grazie a Padania Acque, più di un cittadino a Crema segnala inciviltà nell’utilizzo delle fonti, che portano inevitabilmente a mancanza d’igiene e gravi sprechi. Se è vero che un aumento dei controlli sarebbe doveroso, per migliorare le cose sarebbero già utili – da subito – piccoli accorgimenti.

Limite di prelievo

“Come in altri Comuni cremaschi bisognerebbe introdurre una tessera o un Qr Code, con un limite di prelievo giornaliero per ciascuna famiglia. Si eviterebbero sprechi e anche l’arrivo da fuori di avventori non autorizzati, ad esempio da Sergnano e Pianengo”, propone un cittadino. Della serie ciascuno prenda l’acqua da bere “a casa propria”, come giusto che sia. Non solo. Un altro lettore ci ha segnalato, sbalordito, “una persona che stava lavando l’auto alla casetta dell’acqua”. Invitato a smettere ne è nato un parapiglia, per fortuna risoltosi senza conseguenze grazie proprio all’intervento del nostro abbonato. I problemi che si pongono, dunque, sono legati non solo all’igiene (non tutti rispettano il regolamento d’utilizzo degli impianti) e ai costi, ma anche alla morale. A fronte del problema siccità, che preoccupa ancora la Pianura Padana, e delle “sete del mondo” sprecare acqua è scandaloso.

No agli spechi

La proposta, dunque, è come altrove, l’uso della tessera o del più moderno Qr Code per un prelievo dell’acqua controllato. “Ogni nucleo familiare residente dovrebbe prelevare grazie all’utilizzo del codice corrispondente alla propria utenza riportato in bolletta, utilizzabile anche da cellulare”. Il tutto, ribadiamo, per evitare di sprecare una risorsa così importante per la comunità.