“La violenza sulle donne è costante e particolare. Tutti i cittadini si devono sentire coinvolti nel contrastare questo problema. È vero che negli ultimi 15-20 anni c’è stata in generale una maggiore presa di coscienza, anche delle donne, ma la strada da compiere è ancora tanta”. Questa la premessa della presidente dell’Associazione Donne contro la Violenza Odv-Centro antiviolenza di Crema, Gianna Bianchetti, mercoledì alla presentazione dei dati statistici relativi all’anno 2022 per quanto riguarda il Cremasco.
Punta dell’iceberg
Numeri illustrati dalla psicologa Paola Uberti, che in realtà fotografano solo la punta dell’iceberg di questo triste fenomeno. Nel territorio, i casi seguiti l’anno scorso sono calati del 30% rispetto al 2021, scendendo da 89 a 63. Ciò non significa, chiaramente, che il problema degli abusi di genere si stia risolvendo. Anzi. Sono stati 70 i primi contatti del 2022, 63 poi quelli effettivamente presi in carico. “Si tratta di donne soprattutto italiane con figli che, per avere le prime informazioni, ci contattano il 66% tramite telefonata, il 26% grazie allo sportello e l’8% via e-mail. La richiesta iniziale è d’ascolto e sfogo (43%)”, ha specificato Uberti.
Dal 1990 assistite 1.933 donne
Dei casi seguiti nel 2022, 31 sono arrivati al Centro antiviolenza di via Mercato 27 per scelta personale. Le nuove accolte sono 32, in carico dagli anni precedenti ce ne sono 31 (dal 1990, anno di fondazione dell’associazione, sono state assistite 1.933 donne!).
La maggior parte delle vittime che si sono rivolte all’associazione (69%) è, come detto, italiana.Il maltrattante è una persona a lei vicina, spesso il marito. Ampio approfondimento e tutti i numeri e le analisi sul giornale di oggi in edicola.