Sabbioni: petizione popolare “contro” l’addio dei Frati Cappuccini

Mentre è in corso la venticinquesima edizione (dal 2 all’11 giugno) della festa presso l’oratorio dei Sabbioni È festa insieme… a te!, in parrocchia e nel quartiere si raccolgono firme “contro” l’annunciata chiusura del convento dei Frati Cappuccini, presenti ai Sabbioni dal 1575. La comunità sabbionese e i residenti della frazione sono fortemente contrari a questo ipotizzato addio e promettono che “si impegneranno con tutte le forze per scongiurarla”. Di seguito il testo integrale della petizione popolare, cui fa capo Romana Arpini (informazioni al cellulare 333.4111862). Vi si chiede “fervidamente che il convento dei frati Cappuccini non venga chiuso”. È indirizzata al padre provinciale dei Cappuccini Angelo Borghino e al vescovo Daniele Gianotti.

Anima e riferimento della comunità

“Per la Comunità Parrocchiale dei Sabbioni di Crema, la presenza del Frati Cappuccini non è solamente un fatto storico, secolare e profondamente legato alla storia del nostro paese: per tutti noi i Frati Cappuccini sono l’anima, il cuore e il riferimento spirituale della nostra comunità. Infatti sono proprio gli abitanti dei Sabbioni che hanno costruito l’attuale chiesa (consacrata il 18 ottobre 1913), e si sono battuti successivamente per ottenerne l’autonomia dalla Parrocchia di Ombriano, conseguita il 10 ottobre 1960”.

Decisione da rivedere 

Assemblea ai Sabbioni
La recente assemblea ai Sabbioni

“La nostra Comunità, proprio per il forte legame con l’Ordine Francescano, non accetta passivamente la chiusura del Convento dei Sabbioni e si impegnerà con tutti i mezzi e con tutto il cuore per il mantenimento di questa importante esperienza spirituale, culturale e sociale. Non vorremmo che la proposta di Unità pastorale tra le Parrocchie dei Sabbioni e di Ombriano sia all’origine della ipotizzata chiusura del Convento (invero non sembra essere così, ndr), entro tre anni, con la conseguente perdita di autonomia della Parrocchia dei Sabbioni. Pertanto invitiamo caldamente il reverendo Padre Provinciale e sua eccellenza il Vescovo di Crema a rivedere questa decisione, per poter proseguire insieme un cammino ormai secolare con i nostri fratelli Cappuccini”.