Castelleone. Le vie dell’acqua negli scatti di Legori

Roggia Borromea nei pressi della cascina Fustagno

Le vie dell’acqua è il titolo della mostra fotografica di Luigi Legori. Si tratta di un viaggio, fatto di 50 scatti, lungo le rogge e i fiumi della Pianura Padana, dove la presenza di corsi d’acqua millenari ha segnato lo sviluppo e il destino della terra lombarda. L’allestimento sarà inaugurato oggi, sabato 6 maggio, alle ore 18 presso la sala Leone di via Garibaldi. L’esposizione resterà visitabile nei seguenti giorni e orari: sabato 6 18-21, domenica 7 e domenica 14 10-20, mercoledì 10 10-18, sabato 13 10-12 e 15-20. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Castelleone.

Una storia fatta di acqua
“La storia della nostra regione è essenzialmente una storia di acque, di canali navigabili, irrigui, scolmatori, di rogge” parole dell’opera Notizie Naturali e Civili su la Lombardia, dello scrittore e linguista Carlo Cattaneo, che ben accompagnano e illustrano il lavoro di Legori, profondamente legato alle sue radici e da sempre sensibile a paesaggi, manufatti e tradizioni della terra lombarda.
Il viaggio, alla scoperta delle rogge e dei canali navigabili che hanno caratterizzato e segnato lo sviluppo della Pianura Padana partirà oggi al Leone. Cinquanta gli scatti in bianco e nero che Luigi, fotografo amatoriale cresciuto a Barzaniga, vuole condividere per farne patrimonio comune, guidando i visitatori lungo un percorso alla scoperta di corsi d’acqua dal fascino millenario. Un lavoro di ricerca e di documentazione durato parecchi mesi con l’obiettivo di raccontare istanti quotidiani e testimoniare la presenza sul territorio di edifici, opere idrauliche, canali naturali e artificiali che hanno fatto la storia secolare della terra lombarda. Inedita la testimonianza fotografica delle 11 rogge che entrano ed escono da Castelleone, per poi perdersi nelle campagne o proseguire il percorso gettandosi in altri canali.
La mostra, curata nell’allestimento da Ada Legori, vanta il patrocinio del Comune di Castelleone, e il gemellaggio con Fondazione Francesco Arata.