Spino d’Adda. Indennità del sindaco, Riccaboni attacca

Spino d'Adda

“Galbiati è il primo sindaco della storia di Spino d’Adda che ha deciso – proprio quest’anno, un anno difficile per molte persone – di triplicarsi lo stipendio”. Così il gruppo di minoranza di centrodestra, SpinoFutura, guidato dall’ex primo cittadino Paolo Riccaboni, a margine del Consiglio comunale in cui s’è discusso e approvato il Bilancio di previsione 2023. “Un Bilancio fatto di sola propaganda, e nulla di concreto per gli spinesi. Durante la presentazione sono stati infatti illustrati solo alcuni dati, per poi passare a lunghi e approfonditi proclami degli assessori. Tutto bello e, in parte, condivisibile. Peccato, però, che la maggioranza si ‘dimentichi’ di dettagliare le iniziative e i progetti a Bilancio per il 2023. In fondo, è questo di cui si dovrebbe parlare” commentano Riccaboni e i suoi.

Paolo Riccaboni

Per chi siede sui banchi dell’opposizione, “grande è la delusione dopo la presentazione del Bilancio di previsione 2023 dell’amministrazione Galbiati. Ciò che si evince è però chiaro: gli spinesi sono stati bravi e virtuosi, ma nonostante questo le tasse che gravano sulle loro tasche non diminuiranno. Galbiati le ha aumentate lo scorso anno, e tali resteranno”.
Il gruppo di minoranza rimarca che “c’è una cosa ancora più importante che Galbiati si è dimenticato di dire: in Consiglio infatti nessuno ha parlato della nuova indennità di funzione di sindaco e assessori (legittimata dalla finanziaria 2021, certo, ma non obbligatoria), di fatto già approvata con delibera di Giunta. Su nostra esplicita richiesta si è entrati nel merito della questione e così abbiamo scoperto che è tutto vero: Galbiati è il primo sindaco della storia di Spino che ha deciso di triplicarsi lo stipendio”. Questo “con effetto retroattivo. Già dal 1° gennaio di quest’anno, l’indennità mensile del sindaco è passata da 1.492,02 a 3.524,55 euro per l’anno 2023. Sempre Galbiati ha già stabilito che nel 2024 il suo compenso aumenterà ancora, per arrivare a 4.002 euro mensili. Con relativi incrementi anche per i suoi assessori. Un aumento che in parte graverà ulteriormente sui cittadini di Spino”. La compagine che siede sui banchi dell’opposizione ritiene “tutto ciò vergognoso. Disonorevole che Galbiati abbia volutamente scelto di non dirlo agli spinesi. Nessuna provocazione da parte del nostro gruppo, solo il desiderio di far conoscere la (triste) verità”.
Il sindaco Enzo Galbiati, in risposta alle critiche del gruppo di minoranza  fa notare che, “è

Il sindaco di Spino, Galbiati

stata adottata, con un anno di ritardo, una delibera di Anci, promossa dallo Stato ritoccando la propria indennità di carica, portandola ai minimi previsti per legge”. Aggiunge che “come riportato da Anci questa iniziativa ha lo scopo di avvicinare le persone alla politica e alla gestione della cosa pubblica e abbattendo le barriere che possono portare solo le persone che già percepiscono reddito ad assumere ruoli all’interno della gestione politica degli Enti”.  Galbiati sottolinea inoltre che “l’adeguamento dell’indennità, come previsto da normativa di legge, risulta importante, una anomalia per certi versi per Spino, per il fatto che l’ex sindaco Luigi Poli si era ridotto l’indennità del 25 per cento e prima di lui Paolo Riccaboni del 10 per cento”.