Al termine di un’indagine durata un mese, i Carabinieri della Stazione di Vailate hanno deferito per violenza privata, lesioni personali aggravate, minacce e danneggiamento due cittadini italiani di 22 anni, residente in provincia di Bergamo e di Cremona, uno dei quali con precedenti di polizia a carico. I due denunciati sono ritenuti responsabili di avere aggredito e picchiato violentemente un uomo di 61 anni a seguito di un diverbio.
L’episodio
L’episodio risale alla sera del 26 febbraio, quando, poco dopo le 20, un uomo che si trovava alla guida della sua auto, nel piazzale Aldo Moro di Vailate, ha urtato con uno specchietto retrovisore del suo veicolo un ragazzo che, in compagnia di altri, camminava sulla sede stradale, giù dal marciapiede. “Il conducente si è fermato per chiedere scusa e se il ragazzo si fosse fatto male – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma –, ma è stato raggiunto da un gruppo di giovani, due dei quali hanno aperto le portiere della sua auto e sono entrati nell’abitacolo, aggredendolo con pugni e calci in varie parti del corpo, minacciandolo di morte, colpendo la sua auto con calci, strappando i tergicristalli e distruggendo gli specchietti. L’uomo è riuscito a ripartire in retromarcia, ma è stato inseguito a piedi da uno di loro che però non è riuscito a raggiungerlo. Si è allontanato ed è riuscito a raggiungere la sua abitazione, richiedendo l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri che è arrivata poco dopo, acquisendo le prime informazioni”. Nel frattempo l’uomo è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crema dove gli è stata diagnosticata la frattura delle dita di una mano con la quale aveva parato un calcio che gli era stato sferrato. Prognosi di guarigione: 30 giorni.
L’indagine
I militari di Vailate, acquisita la denuncia del 61enne, hanno iniziato le indagini per identificare gli autori. I giovani provenivano dal parcheggio di piazzale Aldo Moro e, di conseguenza, in base anche all’orario in cui era avvenuta l’aggressione, i militari hanno acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nel paese, sulla piazza e sulle strade di accesso alla stessa, verificando con quale auto erano giunti sul posto i ragazzi e vedendo anche l’intera scena del pestaggio. “Gli operatori hanno riconosciuto uno dei giovani autori del fatto che era arrivato per conto proprio, mentre per il secondo è stato necessario svolgere degli ulteriori accertamenti. Hanno notato che il secondo giovane era arrivato in auto con alcuni amici e, dopo avere parcheggiato, questi si sono incontrati con l’altro ragazzo. Poi, dopo il pestaggio si sono divisi. Il giovane che era arrivato per conto proprio è andato via da solo, mentre il secondo giovane è tornato con gli amici all’auto e, insieme, hanno lasciato il paese. Tutti gli orari coincidevano con quanto riferito in denuncia dalla vittima”.
Le denunce
Acquisito il numero di tarda del veicolo e accertato chi fosse il proprietario, i Cc hanno acquisito anche i frame delle telecamere di videosorveglianza che avevano immortalato la scena e i protagonisti. “Preparato un fascicolo fotografico lo hanno mostrato alla vittima che ha riconosciuto proprio i due 22enni come gli autori del fatto. Anche altri testimoni presenti all’aggressione hanno visto le foto e hanno riconosciuto loro come i due aggressori di quella sera”.
Al termine dell’attività di indagine i due sono stati denunciati .