Un errore nella comunicazione dell’email al quale richiedere informazioni sul procedimento di Valutazione ambientale fa slittare di 30 giorni i termini per la presentazione delle osservazioni relative al progetto di sostituzione e implementazione (fino a 38) dei 36 cluster della centrale di stoccaggio di gas Stogit di Sergnano. Lo ha fatto sapere nel pomeriggio di ieri (mentre l’edizione cartacea del nostro settimanale era già in stampa) il Comitato che si è costituito esprimendo forti perplessità sulla realizzazione. “Un clamoroso errore – scrivono – che permette altri 30 giorni per presentare le osservazioni e informare i cittadini”.
Prime osservazioni
Osservazioni che, a riguardo di: biodiversità, rischio sismico, componente geologica e impatto viabilistico, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Scarpelli la scorsa settimana ha inoltrato al Ministero della Transizione Ecologica-Direzione Generale Valutazioni Ambientali e Regione Lombardia DG Ambiente e Clima, in merito al progetto di sostituzione dei 38 cluster (pozzi) Stogit, su cui si sta discutendo, anche animatamente, come prevedibile d’altro canto, constatata l’importanza, la portata dell’operazione. Tre quindi, in sostanza, gli aspetti più importanti presi in considerazione dal Comune, che necessitano approfondimenti.
Il vicesindaco Pasquale Scarpelli, anche assessore all’Ambiente ed ecologia, che segue e seguirà da vicino l’intervento, sottolinea che “quello che è di nostra competenza è anzitutto l’impatto viabilistico. La Stogit ha già in progetto una strada alternativa alla via Vallarsa, che sta utilizzando ora; un’arteria che intenderebbe realizzare nell’arco di 10 anni”. Cosa pretenderebbe invece il Comune? “ll nostro obiettivo è che sia realizzata in tempi rapidi, prima dell’avvio di questa operazione, che, questa la previsione Stogit, prenderà il via fra poco più di un anno, nella primavera 2024”.
In merito alla biodiversità, dal documento inviato al Ministero, “si ritiene necessario che le valutazioni debbano essere effettuate solo a seguito del corretto iter analitico individuato dalla D.G.R.”.
Il vicesindaco chiarisce che “per quanto attiene alle integrazioni di ordine tecnico, ci siamo allineati, per alcuni aspetti, a quelle formulate dalla Provincia, considerato che l’impianto, pur ubicato nel Comune di Sergnano, ha una valenza territoriale che va oltre i confini del nostro territorio. Snam è presente a Sergnano da più di 60 anni. La convivenza è elemento sostanziale del rapporto che dobbiamo reciprocamente avere”. Pertanto, l’obiettivo dell’amministrazione “è che questo rapporto debba salvaguardare entrambe le presenze, impianti e cittadinanza, in una integrazione che permetta una vivibilità sostenibile”.
Scarpelli aggiunge che “il nostro impegno, l’impegno dell’amministrazione comunale nel proseguire in questa direzione, è elemento imprescindibile del nostro mandato soprattutto verso la cittadinanza”. Cittadinanza che andrebbe informata e ascoltata… “Quando avremo un quadro meglio definito dell’operazione, e ci si auspica in tempi brevi, intendiamo convocare una pubblica assemblea dove sia i tecnici Stogit che quelli individuati dalla nostra amministrazione illustreranno il progetto, faranno le loro valutazioni, sicuramente puntuali, su cui si aprirà un dibattito senz’altro sereno e tranquillo, come giusto che sia”.
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