Soncino. Sassata contro un bus e minacce all’autista, denunciati

Prendono di mira la conducente di un bus, lo danneggiano dopo essere stati invitati a scendere perché privi di biglietto e insultano la donna. È la follia ricostruita dai Carabinieri di Soncino che, al termine di un’attività di indagine durata meno di due settimane, hanno denunciato per minaccia, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio, oltraggio e atti persecutori un cittadino straniero di 19 anni, con precedenti di polizia a carico, e deferito altre due persone per aver concorso con lui in alcune condotte. Si tratta di un uomo di 20 anni, con precedenti di polizia, denunciato per interruzione di pubblico servizio e di una donna di 20 anni denunciata per interruzione di pubblico servizio, oltraggio e atti persecutori.

I fatti

Il 22 febbraio alle ore 14 i militari sono intervenuti a Soncino su richiesta della conducente di un autobus di una ditta di trasporto pubblico, che pochi minuti prima si trovava con il mezzo di servizio in piazza XXV Aprile di Soncino ed era seduta nella sua postazione di guida in attesa di partire per effettuare la tratta Soncino – Cremona.  “Sono saliti a bordo numerosi passeggeri – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma – tra i quali anche quattro giovani, due ragazzi e due ragazze, che si sono seduti nei posti in fondo senza esibire alla conducente il biglietto del viaggio. Non avendo il titolo di viaggio, che ogni passeggero deve possedere e mostrare al controllo, l’autista li ha invitati a scendere. Ma i quattro non hanno ascoltato la donna e hanno preso posto negli ultimi sedili, indifferenti verso le richieste e non intenzionati ad acquistare il biglietto”. Alla conducente non è rimasto che chiamare il 112; cosa che ha indotto i ragazzi a scendere dal mezzo “uscendo dalla porta anteriore per passarle davanti insultandola e minacciandola. La donna dopo che i quattro sono scesi, ha chiuso le porte, ma ha sentito chiaramente che tutti e quattro i giovani hanno continuato a insultarla pesantemente, con offese di ogni tipo, e a minacciarla. Uno dei giovani, il 19enne, ha sferrato alcuni calci alla carrozzeria dell’autobus e, quando il mezzo stava per partire, uno di loro, il 20enne, si è posizionato davanti al pullman per impedire la partenza, chiedendo di salire sul veicolo per recuperare un telefono che aveva dimenticato. La conducente non ha aperto le porte per paura di un’aggressione visto l’atteggiamento che aveva il giovane, che comunque ha ripetuto che non avrebbe fatto partire il mezzo e ha allargato le braccia in segno di stop. Intorno all’autobus erano presenti anche gli altri tre giovani che hanno provato ad aprire una portiera con l’apposito bottone, cosa evitata dalla conducente dall’interno del mezzo. Ma uno di questi tre, il 19enne, ha preso un grosso sasso e lo ha lanciato su una vetrata del mezzo, sfondandola”.

L’arrivo dei Carabinieri

Il bus non poteva svolgere il servizio e i passeggeri a bordo hanno dovuto attendere la sostituzione del pullman, avvenuta in circa un’ora. Nel frattempo sono giunti i Carabinieri che hanno trovato e identificato il 20enne che si era posto davanti all’autobus per bloccarne la partenza e al quale, in seguito, è stato restituito il cellulare dimenticato sul mezzo. “Inoltre, la pattuglia, avendo raccolto la descrizione dei giovani, ha cercato gli altri tre, trovando solo le due ragazze che quindi sono state identificate.

La conducente ha sporto la denuncia per quanto accaduto, descrivendo nuovamente in maniera precisa e dettagliata le quattro persone coinvolte nella vicenda, specificando che solo una ragazza del gruppo non aveva commesso nulla. I militari hanno acquisito anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza interna installate a bordo del pullman in questione dalle quali è stato possibile vedere il volto dei quattro giovani che erano saliti sul mezzo e che poi erano stati invitati a scendere. I militari hanno capito chi potesse essere il 19enne, che non era stato identificato perché scappato, e hanno preparato un fascicolo fotografico che hanno mostrato alla vittima che ha riconosciuto proprio lui come l’autore del lancio della pietra sulla vetrata del pullman”.

Ancora minacce

Dopo questo episodio, trascorsi alcuni giorni, l’autista si è trovata di nuovo alla guida dell’autobus sulla stessa tratta e, verso le 14, mentre transitava a Soresina, ha incrociato un’auto alla cui guida era seduto proprio il 19enne. Ha immediatamente capito che quest’ultimo l’aveva riconosciuta, notando dagli specchietti retrovisori che lo stesso aveva invertito la marcia della sua vettura ponendosi alle spalle del pullman. A un certo punto il veicolo ha preso una strada secondaria, sbucando successivamente da una strada laterale in corrispondenza di una rotatoria, tagliando la strada all’autobus e costringendolo a rallentare. “In quel frangente, dal finestrino, il 19enne ha insultato la donna, e la ragazza di 20 anni le ha fatto dei gestacci. La coppia ha poi seguito il pullman per qualche chilometro per spaventarla, per poi allontanarsi”. La donna ha quindi presentato una nuova denuncia, riferendo che tale situazione di continuo pericolo le provocava ansia e paura per il rischio costante di trovarsi di fronte questi giovani che, vista l’aggressività, avrebbero potuto mettere in pericolo la sua incolumità e quella dei viaggiatori come capitato le volte precedenti.   “Al termine di una serie di accertamenti, i Carabinieri della stazione di Soncino hanno denunciato i tre giovani per quanto “.