Giornata del Malato. L’Asst Crema ascolta la voce dei pazienti

“La Giornata dedicata alle persone malate – secondo il direttore generale di Asst Crema, dottoressa Ida Ramponi – non è altro che l’occasione per ricordare l’impegno, l’attenzione, il rispetto e la professionalità che ogni giorno siamo tenuti a garantire nell’esercizio del nostro lavoro di cura”.

Una lettera ai degenti

In occasione della 31a Giornata Mondiale, che si celebra oggi, sabato 11 febbraio, l’Asst di Crema propone una serie di iniziative, che coinvolgeranno i presidi aziendali. Ai degenti del polo ospedaliero di Crema e di Rivolta d’Adda, oltre che agli ospiti della Comunità riabilitativa ad alta assistenza, verrà distribuita una lettera, predisposta dalla Direzione aziendale delle professioni sanitarie e sociosanitarie facente capo ad Annamaria Bona. Si pone l’obiettivo di raccontare la passione, l’empatia, l’impegno di ogni operatore sanitario, ma anche la fragilità di ciascuno e la necessità di creare e consolidare una relazione basata sull’empatia, prima che sulla competenza. Lo stesso testo verrà esposto anche nel presidio territoriale di via Gramsci. Sempre oggi i sanitari si recheranno nei reparti di degenza per ascoltare la voce dei malati.

La persona malata sempre al centro

“Il centro di ogni nostro agire – spiega il direttore generale Ida Ramponi – è e dovrà sempre essere la persona malata. In questa giornata cogliamo l’occasione per avvicinarci ulteriormente a tutti loro e alle loro famiglie con lo scopo di sentire la loro voce, di ascoltare le loro critiche, i loro suggerimenti o i loro elogi. È fondamentale per portare avanti un patto di cura, nell’ambito del quale il paziente e la sua famiglia non sono passivi fruitori di un servizio, ma parte attiva nella costruzione di un rapporto prezioso per il benessere di ciascuno di noi”.
Va da sé, dunque, che “i suggerimenti che verranno raccolti non potranno e non dovranno restare lettera morta, piuttosto dovranno rappresentare un motivo per fare sempre meglio, per calibrare in base alle esigenze un lavoro quotidiano di assistenza, in quanto tale denso di umanità”.
Nel corso della mattinata i sanitari saranno accompagnati dai volontari della Croce Rossa. “In ottica di piena trasparenza e collaborazione, renderemo pubblici attraverso i canali social network dell’azienda i suggerimenti che ci perverranno” continua il direttore generale.

Sentire la voce dei pazienti

Secondo la dottoressa Annamaria Bona: “Sentire ciò che i pazienti hanno da dire può aiutare ciascuno di noi a offire un servizio sempre più rispondente ai bisogni della comunità. Chi sceglie di fare questo lavoro asseconda una vocazione di aiuto al prossimo, mettendosi al servizio della nostra salute, ma investe anche in formazione, soprattutto alla luce della più recente riorganizzazione in tema di sanità. È pronto ad accogliere nuove sfide, per una sanità che si faccia più prossima, vicina ai bisogni, alla famiglia, alla casa e alla comunità cui ciascuno di noi appartiene. Sarà un cammino faticoso, ma ne varrà la pena. Certo, non possiamo camminare da soli, dobbiamo guardarci negli occhi, ascoltarci, comprenderci, rinsaldare quotidianamente quel patto di cura che pone il malato al primo posto. Ecco perché chiediamo alle persone malate, a ciascuno di voi, di aiutarci a fare meglio per realizzare insieme la sanità che ognuno di noi vorrebbe”.