Giornata della Memoria: ricordo e impegno

Nella Giornata della Memoria – oggi 27 gennaio – anche Crema ha commemorato la Shoah e lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei. Esattamente nel giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz e rivelarono le atrocità del genocidio nazista.
In città il ricordo è andato di pari passo con l’impegno a promuovere i valori fondamentali presso le nuove generazioni anche grazie alla rassegna La Storia siamo noi, che continua.
Ieri mattina il momento clou della Memoria con una sentita cerimonia in piazza Istria e Dalmazia alla presenza di associazioni combattentistiche e d’arma, Forze dell’Ordine e istituzioni.

Tante autorità e i ragazzi

Tra i presenti il Prefetto Corrado Conforto Galli, il sindaco Fabio Bergamaschi (con l’intera Giunta), il presidente del Comitato per la promozione dei principi della Costituzione Gabriele Cavallini e diversi sindaci e politici del territorio. Ma, soprattutto, dei ragazzi delle scuole, rappresentati da una delegazione delle Medie di Ombriano e da studenti delle Superiori Racchetti-Da Vinci, Sraffa e Stanga. La commemorazione ha preso avvio con l’Inno d’Italia che ha contribuito a rendere il ricordo ancor più emozionante, proprio come Il silenzio della tromba.

Vicenda che tocca tutti

Ha preso poi la parola il Prefetto che “con piacere” ha notato la nutrita presenza di tanti giovani, proponendo subito l’articolo 1 delle Legge istitutiva della Giornata della Memoria dove, tra le altre cose, si specifica che la data è stata scelta, in ricordo della Shoah, dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere”. “Nelle parole del legislatore c’è tutto ciò che è stato e che non deve più essere. La Shoah non può riguardare solo un popolo, ma è una vicenda che tocca l’intera umanità. Oggi celebriamo la sconfitta di quello sterminio”.

Promuovere i valori fondamentali

Conforto Galli ha detto no al rischio di affievolimento del ricordo invitando istituzioni e cittadini a promuovere i valori fondamentali, “che abbiamo il dovere di conservare e difendere”. Proprio la scuola allora “agenzia formativa per eccellenza, deve trasferire questi principi fondamentali ai ragazzi. E voi – ha concluso rivolgendosi proprio a loro – questi valori dovere tenerli vivi con impegno, partecipazione e memoria. Questa Giornata ci interroga sulla nostra storia come italiani e ci dà la forza contrastare con forza ogni segno d’indifferenza e intolleranza”.
È seguito l’intervento del sindaco Bergamaschi. “Riflettere sul passato per orientare al bene il nostro futuro. Perché l’atto del ricordo costruisce quel ponte tra l’ieri e l’oggi necessario a conferire una dimensione di senso anche alle esperienze più tragiche, inumane, dissennate, anche quando l’unico senso plasmabile a posteriori può essere solo la speranza in un ‘mai più’ che poggia sulla consapevolezza delle coscienze individuali e collettive”, ha detto. Ampio servizio sul giornale di domani in edicola.