Ripalta Guerina. “L’unica madre”, il primo libro di Giusy Paris

Da sinistra: il professor Riboli, Giusy Paris, l'assessore Valdameri e il sindaco Guerini

Si intitola L’unica madre – The true story of the vampires la prima opera letteraria di Giusy Paris, di Ripalta Guerina: è un libro, spiega l’autrice, “dedicato in particolare ai giovani in età post-adolescenziale, scritto appositamente cercando di impiegare un lessico informale compatibile con quello da loro utilizzato usualmente per esprimersi”. Una copia del volume – il primo di una serie di romanzi fantasy-horror – è stato donato alla Biblioteca guerinese, alla presenza del sindaco Luca Guerini, dell’assessore Chiara Valdameri e del professor Pasquale Riboli, che ha aiutato Giusy nella parte tecnica della pubblicazione infondendole anche la fiducia necessaria nell’intraprendere “l’avventura dello scrivere”.

Un romanzo che “parla” ai giovani. Anche di valori

“In L’unica madre – rivela Giusy – narro la storia di Olga, una ragazzina senza affetti e indifesa che si scontra con il mondo adulto, cercando di sfuggire ai pericoli che vi sono celati, ignorando che esista una realtà parallela molto più pericolosa e vicina nella quale sta a sua insaputa per essere introdotta attraverso Vin, un uomo misterioso e solitario. Un uomo dai due volti: uno bello come un angelo, l’altro orrendamente sfregiato. Due volti, due realtà che metteranno fine alla vita di Olga. Per sempre?”.
Il libro è nato con l’ambizioso obiettivo di avvicinare i giovani alla lettura. Per questo, aggiunge Giusy, “ho cercato di inserire tra le righe, pur con prudenza e delicatezza, alcuni concetti a mio parere importanti per lo sviluppo intellettivo delle generazioni future: i concetti di uguaglianza, solidarietà e concordia verso le cosiddette minoranze, siano esse di genere, etniche o religiose”.
L’autrice spera vivamente “che questo messaggio di amore, incondizionato e fraterno, raggiunga chi avrà la pazienza di leggere il mio scritto. In questa particolare epoca storica, segnata da violenze e discriminazioni di vario tipo, non bastano sporadici gesti emblematici come esibire un paio di scarpe rosse! Ma se un giovane si stesse avvicinando al razzismo – politico, religioso o di genere – e leggendo il mio piccolo romanzo riflettesse e cambiasse il suo percorso ideologico, per me sarebbe una grande, immensa vittoria: sentirei di aver fatto una seppur minima cosa per migliorare il futuro di tutti noi”.

I ringraziamenti

Anche il professor Riboli – rimarcando la bravura di Giusy – pone l’accento sull’importanza degli argomenti e dei valori toccati nel romanzo: una scelta mirata, che vuole offrire visioni cariche di speranza.
Parole di elogio le esprime pure il sindaco Guerini, che ritiene importante il fatto che il libro si rivolga agli adolescenti, offrendo loro positività.
Dal canto suo Giusy ha colto l’occasione per ringraziare i compaesani di Ripalta Guerina, dove vive da dieci anni insieme al marito Sergio: un decennio trascorso in fretta e nel quale sono accadute tante cose. Nell’impossibilità di dire “grazie” a ognuno, Giusy esprime gratitudine al sindaco Guerini “per la sua costante presenza, per la disponibilità e pazienza con cui si fa carico dei problemi e delle esigenze, piccole e grandi, di tutti noi: è anche grazie al suo atteggiamento che la nostra è rimasta una vera e propria comunità”.
Un ringraziamento anche a don Elio che, nei periodi più bui (il riferimento è al lockdown), “con grande energia e spirito di iniziativa non ci ha fatto mancare la consolante Parola di Dio, portando la Messa nelle nostre case, infondendoci coraggio e ottimismo”.
L’ambiente sereno di Ripalta Guerina, insomma, s’è rivelato fondamentale per la stesura del libro, che si può acquistare attraverso i canali online.