Montodine. Nuova caserma dei Carabinieri: finalmente ci siamo

Un'immagine progettuale della nuova caserma dei Carabinieri di Montodine

Attesa da anni – il protocollo d’intesa tra il Comune e il Ministero delle Infrastrutture fu sottoscritto nel gennaio del 2010 – l’iter per la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri di Montodine ha subìto un’accelerazione nelle ultime settimane. Già approvato il progetto definitivo, è infatti pronto a partire il cantiere nell’area di via Madre Teresa di Calcutta: è qui che sorgerà la nuova stazione, fondamentale per sostituire l’attuale sede che, da tempo, non risulta adeguata alle esigenze funzionali dell’Arma. L’amministrazione comunale è da anni e anni consapevole del fatto che i Carabinieri avessero bisogno di una nuova caserma: un problema che ha sempre costituito oggetto di primaria attenzione da parte della collettività.

Un cammino iniziato nel 2008

Era dunque il settembre del 2008 quando l’allora sindaco montodinese Omar Bragonzi dichiarò la disponibilità a cedere gratuitamente al Ministero dell’Interno l’area di via Madre Teresa, da destinare esclusivamente per la caserma dei Carabinieri (con relativi alloggi) e da realizzarsi a cura del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria, con risorse a carico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Seguirono diversi incontri a vari livelli istituzionali e passaggi in Consiglio comunale e si giunse, come detto, all’inizio del 2010, alla stipula del protocollo d’intesa. Il successivo percorso è stato lungo, ma mai è venuta meno l’unità di intenti tra le parti. Ricordiamo anche che nel 2019 l’allora ministro Toninelli sbloccò i finanziamenti necessari.

Un’opera da quasi 2 milioni di euro

Adesso, però, ci siamo. Nell’area, già urbanizzata, di via Madre Teresa di Calcutta, su una superficie territoriale pari a circa 2.310 metri quadri, sorgerà la nuova caserma dei Carabinieri: un’opera che sfiora i 2 milioni di euro.
Nei prossimi giorni il lotto disponibile per l’edificazione verrà liberato da vegetazione e da alcuni cumuli di terra e si appronterà il cantiere. Il progetto – tenuto conto anche delle indicazioni fornite dal Comando regionale dei Carabinieri, nonché delle relazioni geologiche e geotecniche – prevede la realizzazione di un fabbricato a forma rettangolare e articolato su due piani fuori terra, con ingresso raggiungibile da alcuni gradini e mediante una rampa priva di barriere architettoniche.
L’immobile è destinato sia a zona operativa e logistica sia ad alloggi per le famiglie del personale militare. La nuova caserma avrà al piano terra – unitamente alla sala d’attesa (con relativo bagno) e al Corpo di Guardia chiuso con vetrate blindate – la sua zona operativa con la centrale comandi, oltre agli uffici di comandante e vice, l’Ufficio Scrivani, le camere di sicurezza, gli archivi, il deposito armi e i servizi igienici.
Sul retro troveranno posto l’autorimessa, i locali tecnici, i magazzini, le cantine, il gruppo elettrogeno e la centrale termica.
Al primo piano della caserma ci sarà invece la parte logistica: cucina, dispensa, sala mensa, camerate, lavanderia e parte riservata alla residenza, oltre ai servizi igienici. Al piano copertura sarà ricavato un terrazzino che accoglierà l’impianto antenna-radio in dotazione all’Arma. Tutto l’edificio è predisposto per impianto fotovoltaico e solare.
Nella costruzione della struttura saranno mantenute le distanze adeguate e, nella zona antistante, nasceranno parcheggi pubblici, percorsi pedonali e aree verdi.

La soddisfazione dei sindaci

Una caserma, quella che sorgerà, davvero d’avanguardia e perfettamente in grado di assicurare il migliore svolgimento delle funzioni dei Carabinieri.
Ovvia, dopo anni d’attesa, la soddisfazione dei sindaci sui cui territori comunali svolgono il loro preziosissimo e qualificato servizio, soprattutto in termini di controllo e sicurezza, i militari dell’Arma che fanno capo alla stazione di Montodine: insieme al sindaco montodinese Alessandro Pandini, ci sono i primi cittadini di Credera-Rubbiano (Francesca Cerasola), Moscazzano (Gianluca Savoldi), Ripalta Arpina (Marco Ginelli) e Ripalta Guerina (Luca Guerini).

Posa della prima pietra col ministro Salvini?

Dopo l’avvio del cantiere, i lavori procederanno nei tempi programmati. Da esponenti politici cremaschi vicini alla Lega Nord, intanto, si vocifera dell’arrivo a breve di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, nonché vicepresidente del Consiglio, per la posa della prima pietra della nuova caserma. A ridosso delle elezioni regionali ci sta… Ma poco importa: quel che conta è un’opera attesissima che vede finalmente la luce.