Il vescovo Daniele ha presieduto la Messa esequiale per Benedetto XVI

Un momento della Messa di stamattina in Cattedrale a suffragio del Papa emerito

Tutta la Chiesa di Crema, in sintonia con quella universale, ha ricordato e pregato per il papa emerito Benedetto XVI, morto il 31 dicembre scorso. Sante Messe a suffragio sono state celebrate – e si celebreranno – nelle parrocchie della diocesi, utilizzando quanto il Messale romano indica per il Santo Padre defunto.
Il vescovo Daniele, dando seguito alla sua lettera del 31 dicembre , questa mattina alle ore 8 ha celebrato in Cattedrale la santa Messa esequiale, insieme ai sacerdoti del Capitolo e ad altri che sono intervenuti. La Messa, come di consueto, è stata preceduta dalle Lodi mattutine.

Risuonano le parole di papa Benedetto

Nell’omelia monsignor Gianotti ha ripreso una riflessione del Papa emerito: un modo significativo di dare la parola a lui, piuttosto che parlare tanto di lui.
“Benedetto XVI – ha detto all’inizio il vescovo Daniele – aveva commentato brevemente il Vangelo di oggi (Gv 1,35-42) durante l’Angelus di domenica 15 gennaio 2006. Mi sembra che la cosa migliore da fare, per ricordarlo in questa nostra Eucaristia di suffragio, sia dare la parola a lui: anche perché, credo, ciò che disse sinteticamente in quell’occasione ci porta al cuore di quella che è stata la sua vita di credente e di ministro di Dio”.
La domenica nella quale l’allora papa Benedetto commentò questo passo del Vangelo si poneva proprio all’inizio del cosiddetto “tempo ordinario” dell’anno liturgico. Benedetto prese spunto da questa circostanza e disse: “La bellezza di questo tempo (il tempo ordinario) sta nel fatto che ci invita a vivere la nostra vita ordinaria come un itinerario di santità e cioè di fede e di amicizia con Gesù, continuamente scoperto e riscoperto quale Maestro e Signore, Via, Verità e Vita dell’uomo. È quanto, nell’odierna liturgia, ci suggerisce il Vangelo di Giovanni, presentandoci il primo incontro tra Gesù e alcuni di quelli che diventeranno suoi apostoli”.

“Venite e vedrete”

Costoro, proseguiva papa Benedetto, “erano discepoli di Giovanni Battista, e fu proprio lui a indirizzarli a Gesù, quando, dopo il Battesimo nel Giordano, lo indicò come ‘l’Agnello di Dio’ (Gv 1, 36). Due dei suoi discepoli, allora, seguirono il Messia, il quale domandò loro: ‘Che cosa cercate?’. I due gli domandarono: ‘Maestro, dove abiti?’. E Gesù rispose: ‘Venite e vedrete’, li invitò cioè a seguirlo e a stare un po’ con Lui. Essi rimasero così colpiti nelle poche ore trascorse con Gesù, che subito uno di loro, Andrea, ne parlò al fratello Simone dicendogli: ‘Abbiamo trovato il Messia’. Ecco due parole singolarmente significative: ‘cercare’, ‘trovare’. Possiamo estrarre dalla pagina evangelica odierna questi due verbi e ricavare un’indicazione fondamentale per il nuovo anno, che vogliamo sia un tempo in cui rinnovare il nostro cammino spirituale con Gesù, nella gioia di cercarlo e di trovarlo incessantemente”.
E Benedetto XVI continuava: “La gioia più vera, infatti, sta nel rapporto con Lui incontrato, seguito, conosciuto, amato, grazie a una continua tensione della mente e del cuore. Essere discepolo di Cristo: questo basta al cristiano. L’amicizia col Maestro assicura all’anima pace profonda e serenità anche nei momenti bui e nelle prove più ardue. Quando la fede si imbatte in notti oscure, nelle quali non si ‘sente’ e non si ‘vede’ più la presenza di Dio, l’amicizia di Gesù garantisce che in realtà nulla può mai separarci dal suo amore (cfr Rm 8, 39)”.
“Cercare e trovare Cristo, sorgente inesauribile di verità e di vita: la Parola di Dio ci invita a riprendere, all’inizio di un nuovo anno, questo cammino di fede mai concluso. ‘Maestro, dove abiti?’, diciamo anche noi a Gesù ed Egli ci risponde: ‘Venite e vedrete’. Per il credente è sempre un’incessante ricerca e una nuova scoperta, perché Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre, ma noi, il mondo, la storia, non siamo mai gli stessi, ed Egli ci viene incontro per donarci la sua comunione e la pienezza della vita. Chiediamo alla Vergine Maria di aiutarci a seguire Gesù, gustando ogni giorno la gioia di penetrare sempre più nel suo mistero”.

“Benedetto ha trovato il suo Signore”

Per Benedetto XVI, ha concluso il vescovo Daniele, “la ricerca incessante di Gesù Cristo è arrivata ormai al compimento. Ora egli ha trovato definitivamente il suo Signore, al quale ha consacrato tutta la sua vita. Possa ormai godere della gioia e della pace dei santi e continuare a pregare per la Chiesa e per la sua missione che continua nella storia”.

Un ricordo e un suffragio particolare per Benedetto XVI si terranno anche nella santa Messa della solennità dell’Epifania del Signore, che monsignor Gianotti presiederà in Cattedrale venerdì 6 gennaio alle ore 18.30.