Bilancio pevisionale. Beretta: “Serve un nuovo approccio e più coraggio”

“Mai rinunciare a dire quello che si pensa e a proporre ciò in cui si crede. L’amore per la mia città, per le nuove generazioni e una passione politica libera, mai sopita fa il resto”. Questa la premessa di Simone Beretta che – dopo aver comunicato di aver “scelto alle politiche il terzo polo, unica forza che abbia operato una scelta di campo definitiva post ideologica” – ha affrontato con spirito nuovo il Bilancio previsionale annuale e triennale proposto dall’amministrazione Bergamaschi. Sì perché per il consigliere comunale di Crema non è uno slogan, “alla politica spetta il dovere di cambiare in profondità le modalità di approcciare le risposte alle esigenze della comunità, con un sano e necessario realismo liberato da pregiudizi e barriere ideologiche”.

L’analisi

Tra le pagine del documento finanziario e di programmazione “ho cercato una visione strategica di medio e lungo periodo, ma ho dovuto ricredermi. Non ho colto l’essenza di una forte proposta per lo sviluppo socio-economico della nostra città e del territorio cremasco. Un Bilancio che rincorre i problemi in campo, di cui non ho colto un’anima che possa fare la differenza rispetto al passato”, sostiene Beretta. Insomma “un realismo privo di prospettiva e di una cornice di riferimento”. L’intera analisi oggi sulle colonne del nostro giornale in edicola.