Incontro questa mattina, in episcopio, del vescovo Daniele con i presidi delle scuole del territorio. Incontro per ascoltare – ha detto mons. Gianotti – e anche per organizzare un eventuale incontro con le singole scuole in occasione della visita pastorale che inizierà a gennaio nella unità pastorale di Capralba. Il Vescovo ha espresso soddisfazione per la presenza dei numerosi presidi.
IL VESCOVO LEGGE IL RAPPORTO DELL’ISTITUTO TONIOLO
E ha letto la parte conclusiva del Rapporto dell’Istituto Toniolo 2022 sulla condizione giovanile in Italia, dedicata al tema della scuola.
“Istituzione fondamentale – vi si legge – per il funzionamento della dinamica sociale. Ma che tuttavia non riesce a soddisfare quanto promette. La scuola non solo non riesce ad istruire tutti, ma non è in grado neppure di far sì che ogni alunno possa riconoscerla come contesto significativo positivo.
È necessario un rinnovato modo di pensare la scuola, la didattica e la professione del docente. Essa ha anche bisogno di un contesto educativo più ampio dove giocano un ruolo altrettanto importante, accanto alle famiglie, i servizi educativi.” La scuola ha bisogno cioè di alleanze, anche con le parrocchie e la Chiesa.
IL DIBATTITO
Vivace il dibattito che ne è seguito. S’è sottolineato come le famiglie oggi si sentano sole. I ragazzi, da parte loro, non hanno più i punti di riferimento di un tempo: la famiglia, la parrocchia e la scuola. Oggi hanno tantissimi punti di riferimento. C’è una società che induce a concedere tutto e nelle famiglie non si chiedono più sacrifici. Inoltre dopo la pandemia sono aumentati i ragazzi che non escono dalla propria stanza, per qualsiasi motivo. Riagganciarli da parte della scuola è veramente difficile.
Si è comunque sottolineato che bisogna chiedere un maggior senso di responsabilità anche agli insegnanti. Spesso sono legati alle ore 18 ore di attività e non fanno altro di più.
Il vescovo Daniele, che fa parte della Commissione scuola e università della Cei, ha affermato che i vescovi si chiedono spesso come deve essere la figura dell’insegnante. E sottolineano l’importanza della vocazione educativa.
Il dirigente purtroppo non ha nessun potere nella scelta degli insegnanti. Deve accogliere quelli che provengono dalle graduatorie, chiunque essi siano.
Ci sono comunque molti professori ed anche molti studenti bravi e impegnati: non è corretto esprimere solo una visione negativa. Si è fatto l’esempio dei giovani che sono andati a Senigallia a spalare il fango dopo l’alluvione.
LE SCUOLE PARITARIE
Ne è venuto poi il discorso sulle scuole paritarie, penalizzate dallo Stato in varii aspetti, soprattutto quello economico. Nella speranza che finalmente si arrivi a una vera parità.
COLLABORAZIONE INTEGRATA
Infine s’è parlato di collaborazione. Sarebbe ottima cosa riuscire ad integrare l’educazione della scuola con altri enti, ma che sia una collaborazione strutturale. Si è fatto l’esempio dei doposcuola parrocchiali. In parte potrebbero essere finanziati dalla scuola.
Richiesto anche un maggior coordinamento territoriale che non c’è più. Esistono nel Cremasco 18 autonomie scolastiche e fanno una gran fatica a fare rete.
IL VESCOVO CONCLUDE
Al termine del dibattito mons. Gianotti ha ringraziato di nuovo i presenti. Ha informato che sta avviando la visita pastorale e ha chiesto la possibilità di un incontro anche con le scuole.
“La mia speranza – ha concluso – è anche far partire una pastorale della scuola: non ci siamo ancora riusciti, ma tentiamo di realizzarla.”
È seguito un abbondante aperitivo offerto a tutti i presenti.