Economia. Dati terzo trimestre: la Lombardia resiste, ma c’è preoccupazione

La Lombardia resiste e si conferma la Regione con il tessuto produttivo più importante d’Italia e tra i principali in Europa. Non era scontato, non era semplice, visto le pandemie, prima quella sanitaria e ora quella energetica, con le quali le imprese devono far fronte; ma il connubio pubblico-privato regge in un momento estremamente difficile e questo è senza dubbio un’ottima notizia non solo per la Lombardia ma per tutto il Paese.
I numeri, bisogna ammetterlo, sono meno positivi rispetto ai trimestri scorsi, ma la produzione industriale continua la sua crescita seppur in maniera più limitata rispetto allo scorso trimestre (+0,4%), riducendo così l’intensità della crescita congiunturale ma restando in territorio positivo. La variazione tendenziale sullo stesso trimestre dell’anno scorso è pari al +4,8%.

Il comparto tiene

Questo risultato positivo è diffuso a quasi tutti i settori con l’eccezione dei mezzi di trasporto (-2,6%) e della siderurgia (-4,8%) che registrano invece un calo tendenziale. Gli ordinativi – sempre in positivo – mantengono tassi di crescita moderati per l’industria (+1,3% dall’interno e +1,5% dall’estero). “Gli ultimi dati relativi al comparto manifatturiero – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – confermano che il tessuto produttivo lombardo tiene nonostante le difficoltà legate al caro energia; un problema che l’Europa non affronta concretamente nonostante i ripetuti annunci”.

Crisi energetica

“Come Regione Lombardia – ha continuato – abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo attraverso misure specifiche e strumenti creditizi. Ci attendiamo che oggi l’Europa faccia lo stesso altrimenti si rischia seriamente di compromettere l’economia trainante del Paese con gravi effetti sociali”. Dopo oltre un anno dalla pandemia energetica, arrivata subito dopo quella sanitaria, le imprese lombarde si confermano straordinarie e forti riuscendo a resistere in una situazione complessa.
È altresì evidente che le istituzioni continuano ad assumere un ruolo determinante per il sostegno che devono al sistema produttivo. Da qui il motivo dei continui allarmi che Regione e tutto il sistema lombardo lanciano da ormai un anno alla Commissione Europea nella speranza di un pur tardivo, ma essenziale intervento. Ampio servizio sabato sul giornale in edicola, con anche il commento del presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella.