Un incontro cordiale e ricco di idee atte a togliere la Torre di Azzano dall’abbandono in cui versa con un reale rischio di crollo in caso di forte nevicata. L’inverno è vicino. Dal colloquio ecco un progetto per l’immediato futuro. Andrea Ladina e Oscar Stefanini – consiglieri comunali e, rispettivamente, consigliere nazionale di Europa Verde e presidente di Legambiente Alto Cremasco – hanno incontrato in settimana il Soprintendente di Mantova-Cremona-Lodi, dott. Gabriele Barucca.
I due cremaschi hanno portato il saluto del sindaco di Torlino Vimercati e fatto presente a Barucca che occorre agire al più presto sulla torre cinquecentesca di Azzano il cui tetto (ma anche la gronda) sono in uno stato di forte degrado e prossimi a cedere. “Sistemare il tetto è la prima cosa da fare e il Soprintendente ha comunicato che è in atto una procedura per determinare un “vincolo di tutela del monumento Torre di Azzano”, spiega Ladina.
“Il dott. Barucca è stato favorevolmente impressionato dal fatto che vi siano stati amministratori comunali che dal Cremasco abbiano sentito la necessità di raggiungere Mantova per chiedere delle tutele e fare delle proposte e ha fatto un’acuta osservazione, cioè che, a fronte di un intervento di salvaguardia della Torre di Azzano, vi è anche la necessità di pensare a una sua destinazione futura perché avrebbe poco senso un bene conservato e recuperato che rimane poi vuoto”, chiarisce ancora Ladina che, conoscendo bene il territorio, ha lanciato l’idea di valorizzare la casa – Torre di Azzano facendola diventare un museo storico nazionale che ricordi la Battaglia di Agnadello (14 maggio 1509), Comune vicinissimo ad Azzano.
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