In piazza Duomo con le bandiere multicolore della pace. Oggi pomeriggio una cinquantina di cremaschi, chiamati a raccolta dai Cinque Stelle cremaschi, si sono radunati per un breve flash mob per chiedere la fine della guerra tra Ucraina e Russia. Di tutte le guerre. “Oggi la bandiera che ci accomuna è quella della pace”, ha dichiarato il consigliere regionale del Movimento grillino Marco Degli Angeli. Al suo fianco diversi militanti, l’ex consigliere comunale e candidato sindaco Manuel Draghetti e i consiglieri che lo hanno preceduto in Sala degli Ostaggi.
Poesie e Costituzione
In occasione della manifestazione nazionale per la pace odierna a Roma, il M5S di casa nostra ha indetto l’iniziativa per partecipare idealmente e concretamente alla mobilitazione della Capitale. Significativa la lettura di brani poetici da parte di bambini e adulti, uomini e donne di tutte le età. Prima del “rompete le righe” la lettura dell’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”. I pentastellati hanno anche avanzato una proposta di mozione per il Consiglio comunale cittadino, ovvero l’adozione della bandiera della pace sul palazzo comunale. Ma non solo.
Le richieste per il Comune
La richiesta per il sindaco Fabio Bergamaschi è di “esporre la bandiera della pace e dei diritti umani sui pennoni degli edifici comunali e negli uffici delle rappresentanze istituzionali accanto al gruppo di bandiere che rappresentano le forme politico-istituzionali nazionali ed europee”. Condividendo il testo della mozione con tutti i sindaci e i Consigli comunali dei Comuni appartenenti all’Area Omogenea Cremasca.
Richieste anche per l’Anci
Tra le premesse in mozione quella che “la Costituzione della Repubblica Italiana riconosce e garantisce l’inviolabilità dei diritti fondamentali della persona umana (intesi nella completezza dei suoi valori e dei suoi bisogni, materiali e spirituali) e delle comunità, della loro natura universale e della loro inviolabilità”. Ribadendo che la pace è un diritto fondamentale delle persone e dei popoli ed è compito anche, ma non solo, dell’amministrazione comunale adottare strumenti per promuovere la cultura della pace”.
Non mancano richieste per l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni.
Tra queste “una presa di posizione dei sindaci d’Italia sugli scenari di guerra che insistono oggi nel mondo, in particolare quello in Europa”, chiedendo al Governo italiano “ogni sforzo possibile per indirizzare la risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina nel solco di negoziati di pace, attraverso una via diplomatica, l’unica possibile per evitare un’escalation militare sempre maggiore a danno dell’intera umanità”.