Intermeeting Lions club sul futuro della nostra città. Ospite il sindaco

Quale futuro per la città di Crema? Lo hanno chiesto al sindaco Fabio Bergamaschi – ieri sera durante un intermeeting presso il ristorante Nuovo Maosi – i Lions club del territorio. Con il primo cittadino, al tavolo centrale, i presidenti dei Lions Crema Host, Gerundo e Serenissima; rispettivamente Riccardo Murabito, Mauro Merico e Massimo Sanella.  Tra gli ospiti il governatore distrettuale Massimo Camillo Conti, il past governatore Adriana Cortinovis Sangiovanni e il vicepresidente della Fondazione Teatro Ponchielli Franco Mazzini.

Club desiderosi di contribuire

La serata è stata ben condotta dal cerimoniere Umberto Fayer, che ha introdotto l’argomento “dopo un triennio che ha portato una situazione sociale difficile, con molte criticità e un orizzonte non ancora del tutto rischiarato. La politica ora dovrà fare la sua parte”. “Questo incontro vuole ribadire la nostra attenzione alla città. Come club di servizio vogliamo dare il nostro contributo”, ha aggiunto Murabito. Il sindaco è stato piuttosto brillante nella relazione, imperniata sul programma dei prossimi cinque anni.

Crema città del benessere

“Crema città del benessere: è un tratto distintivo della nostra realtà e del territorio. Benessere economico e in tutte le altre declinazioni. Crema è una città vivibile, a misura d’uomo, ricca di servizi e molto attrattiva. In questi anni ci impegneremo perché la comunità sia sempre più inclusiva e capace di redistribuire questo benessere. Nostro compito sarà quello di non lasciare indietro nessuno: chi può correre continui a farlo mettendo a frutto le proprie potenzialità per la comunità intera e chi è in difficoltà non si senta escluso e isolato. La solitudine è uno dei mali peggiori di questi tempi”, ha dichiarato Bergamaschi. Ciò detto, alcune pennellate sul futuro, tra sogni e progetti avviati, parlando di qualità urbana e di vita della nostra bella Crema.

“Città con troppi ex”

“In questo mandato ci impegneremo perché Crema non sia più ricordata come la città degli ex. Ci sono troppi ex – ha detto Bergamaschi –. Ex Pierina, ex Olivetti, ex tribunale, la cosiddetta ex scuola di Cielle, l’ex università… bisogna riempire i vuoti urbani per far crescere la nostra città, specie in tema di parchi pubblici (ce ne saranno tre nuovi: raddoppio del parco Bonaldi, un’area nei pressi della passerella Bettinelli e un nuovo parco, già finanziato con un milione di euro dal Pnrr, alla Pierina, ndr) e rigenerazione urbana”. Considerando che il Pgt è in scadenza.
Dopo oltre cento giorni dalla nomina, il primo cittadino ha ribadito la volontà “di prestare un servizio alla comunità, esattamente come i vostri club. Per questo voglio immergermi nella comunità: sarà importante fare sinergia e promuovere relazioni, mantenendo legami saldi con i cittadini e realtà come le vostre. Nostro compito sarà quello di attualizzare l’inclusione”.

Vicini ai giovani e ai fragili

Bergamaschi ha anche parlato di transizione ecologica, conservazione del suolo, sport, formazione professionale e Its, “qui anche ampliando l’offerta grazie alla già finanziata ristrutturazione dell’immobile di via Bramante sempre grazie a fondi del Pnrr”.
Nell’ambito del welfare, “va arginata la marginalizzazione degli anziani. È nostra intenzione creare esperienze di co-housing intergenerazionale nel complesso dell’ex Misericordia della Fondazione Benefattori Cremaschi”.
Un tema da approfondire è anche la disabilità: “Crema s’impegnerà sempre più nell’ambito dei servizi per le persone con disabilità, ad esempio implementando l’azione del Comitato Zero Barriere, promuovendo la Disability card e con l’istituzione di un disability manager comunale”.

Cultura, cosmesi e identità

Infine la cultura e l’identità di Crema, legata alla cosmesi. In ambito culturale “la nostra città presenta un fermento e una ricchezza straordinari. Non ha, tuttavia, mai trovato un tratto identitario. Lo sforzo sarà quello di trovare una brand identity, per usare un inglesismo, in grado di valorizzare le peculiarità della nostra comunità”.
La partenza potrebbe essere – magari – “Crema città della bellezza, sfruttando proprio la centralità, per il nostro territorio, del settore cosmetico. A Crema si potrebbe creare una cosmetic valley con un festival annuale che richiami nel centro storico i principali attori del settore e tanti turisti”.
Prima degli omaggi e del suono della campanella finale, il saluto del governatore distrettuale Conti, che ha apprezzato le parole del sindaco. Lions e amministrazione hanno così rinsaldato il loro prezioso legame per la comunità.