I mondi di carta. La decima edizione si apre in una sala Pietro da Cemmo gremita per Gerry Scotti

Gerry Scotti
Al microfono Enrico Tupone, presidente de I mondi di carta. Alle sue spalle Walter Bruno e Gerry Scotti

Primo evento de I mondi di carta ed è subito un gran successo. Il ricco programma della decima edizione, dopo l’inaugurazione di sabato con la svelamento della statua “Volo di colombe” in piazza Duomo, si è ufficialmente aperto ieri, domenica 2 ottobre, con Gerry Scotti ospite in sala Pietro da Cemmo. Nessun posto a sedere è rimasto vuoto e tante le persone che hanno seguito l’incontro sia in piedi sia nei chiostri del Museo.
Quello del noto conduttore televisivo e radiofonico si tratta di un gradito ritorno perchè quattro anni fa era già stato ospite del festival cultural gastronomico cremasco.

Visioni future

A intervistare Scotti il giornalista Walter Bruno, che ha spiegato il tema della decima edizione de I mondi di carta: Visioni future. Pertanto agli ospiti – numerosi e di grande rilievo – sarà chiesto di esporre la loro visione sul futuro. E così è stato anche ieri.
Tanti i temi affrontati con Scotti, con la sua solita verve ma anche con tono “serio” per parlare di argomenti attuali.
Punto di partenza: il clima. “Appartengo a una generazione che se ne è fregata di quello che accadeva attorno a noi. Poi, per fortuna, sono arrivati i nostri figli che ci dico se andiamo avanti così sarà la fine” ha dichiarato, sottolineando come il tema del verde non sia solo un punto di un partito e ribadendo anche la necessità di avere cura del nostro pianeta. “E’ ora di smettere di aspettare”.

La figura femminile

Dal clima al caro bollette, “un tema che non sarà solo di questa stagione”, alla guerra in corso. “Nessuno pensava di dover rivedere le immagini di guerra, che ogni giorno ci giungono nelle nostre cose – ha proseguito –. Riprendendo le parole di papa Francesco, che proprio oggi nell’Angelus ha rivolto un appello per la prima volta ad entrambi i presidenti coinvolti, per raggiungere la pace ci vuole un gesto di uomini di buona volontà. E se questo non accadesse, sia un gesto di donne di buona volontà”.
Della figura femminile è tornato a parlarne anche quando sul palco è salito Alvise Borghi, cremasco e autore di molti programmi Mediaset con cui lavora da parecchi anni. “Con le Letterine abbiamo creato l’apoteosi. Dopo Passaparola non ho più voluto essere un presentato con donne di contorno. Infatti, in Chi vuol essere milionario per la prima volta ero solo con i concorrenti” ha spiegato.

La televisione del futuro

Da conduttore televisivo Scotti non ha potuto non rispondere a una domanda dedicata alla tv del futuro. “Ci sarà ancora la televisione che fa compagnia e avrà i suoi contenuti aggiornati” ha detto, facendo anche riferimento alle piattaforme di servizi streaming che “si contendono il nostro portafogli”.
Della carta stampa, invece, ha sottolineato la valenza, la credibilità: “Che bello dire ‘l’ho letto sul Corriere della Sera’ o che so, visto che siamo a Crema, su il Nuovo Torrazzo, per dire questa era una notizia vera, raccontata da professionisti”.
A suo avviso i giornali hanno un ruolo di certificazione e i giornalisti hanno il compito di certificare quale sia la verità.

 

Salute e ricerca

Tra tv, calcio e cibo Walter Bruno ha ricordato che ottobre è il mese della prevenzione del tumore al senso, che ogni anno colpisce tante donne nel mondo. Così con Scotti ha parlato di salute e ricerca, mettendo in risalto il grande ruolo svolto dal conduttore televisivo e radiofonico in questo settore in qualità di grande sostenitore.
“Nel corso degli anni ha addottato finora 20 ricercatore, permettendo a loro di continuare a fare ricerca in Italia e nel mondo” ha spiegato il giornalista.
Fragorosi applausi durante e al termine dell’incontro, quando Scotti è stato omaggiato con un cesto griffato Bontà Cremasche.