Castelleone. Salita al Torrazzo, il sogno si avvera

E’ un sogno che diventa realtà. E’ il simbolo di Castelleone che la maggior parte dei castelleonesi ha potuto vedere solo dall’esterno restando ai piedi dei suoi 47 metri. E’ quel segno distintivo del quale hanno parlato anche Virgilio Brocchi e Amos Edallo. E’ Il Torrazzo, come è chiamata amichevolmente Torre Isso; ciò che resta dell’antico Castello Manfredi, antecedente alla fondazione del Castrum Leonis da cui prese vita la città, che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Fiori vuole restituire alla città. Per farlo ha dato gambe al progetto ‘Salita al Torrazzo’, riduttivo nello slogan perché vuole essere molto di più. Lo hanno spiegato in conferenza stampa questa mattina il primo cittadino, gli assessori Federico Marchesi, Gianluigi Valcarenghi e Orsola Edallo, insieme al presidente della Pro Loco Antonio Ruggeri.

Si parte con un progetto ambizioso

“Si parte per un progetto ambizioso e articolato che è il sogno di tutti i Castelleonesi – ha

Da sinistra Edallo, Marchesi, Fiori, Ruggeri, Valcarenghi alla presentazione del progetto ‘Salita al Torrazzo’ di Castelleone

esordito Fiori –. E’ il simbolo della nostra città che alla città e al territorio apriremo per la salita e la realizzazione di un museo verticale con spazi espositivi e per piccoli eventi. Non solo, quindi, la torre sulla cui cima si potrà arrivare per guardare l’orizzonte, dalle Alpi gli Appennini e dalla Madonnina di Milano al Torrazzo di Cremona, ma la torre come spazio da vivere. Abbiamo già i fondi, 30mila euro, per il progetto esecutivo che verrà realizzato entro fine anno. Quindi coinvolgeremo realtà del paese, mecenati e, con l’Art Bonus, chiunque vorrà contribuire garantendosi un beneficio fiscale pari al 65%”.

Primo sopralluogo della sovrintendenza effettuato

“La Sovrintendenza ha già effettuato un primo sopralluogo – ha aggiunto Marchesi –. Senza di quello non saremmo neppure partiti. Ora che abbiamo compreso che l’operazione è fattibile produrremo il progetto da sottoporre al sovrintendente stesso per ottenere l’approvazione o eventuali prescrizioni. Vi sono diverse linee di intervento con scale e/o ascensore e relativamente agli aspetti tecnici e dei materiali da impiegare. Sarà la Sovrintendenza a valutarle e a indicarci la strada che potrebbe portarci a investire dai 300.000 euro al milione e cinquecentomila euro; al momento è prematura una stima delle spese. Così come stabilire un crono programma se non quello alla realizzazione del progetto, entro fine anno. Per il resto, se tutto andrà in fila, potremmo consegnare questo monumento alla fruizione della città e del territorio probabilmente per il 2024”.

Gruppo di lavoro

Verrà creato un apposito gruppo di lavoro coordinato dalla Pro Loco per intercettare fondi e idee. Ormai il ‘dado è tratto’, per richiamare Giulio Cesare nel cui periodo alcuni collocano la realizzazione di Torre Isso, altri nel 950 D.C. Mai le amministrazioni comunali si erano spinte tanto in là nella realizzazione del sogno dell’intero borgo. Si era arrivati all’apertura del pian terreno, tuttora fruibile, quando sindaco era Chiara Tomasetti. Questo è però un progetto di un respiro straordinario, che, oltre all’aspetto culturale e storico, rappresenterebbe anche un ulteriore volano per turismo e commercio.

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