Cammino de Santiago. Il racconto della seconda tappa

Il santuario di Samos
Alcuni cremaschi e don Enrico davanti al santuario di Samos

Oggi, per la secondo tappa del Cammino de Santiago, un primo gruppo è partito alle sei da Fonfria, guidato da Don Enrico. Ha percorso un tratto di cammino spettacolare fino a Triacastela, accompagnato da un vento caldo africano e dal silenzio dei luoghi. Un rosario comunitario, lanciato dai nostri cremaschi, ha fatto da cornice al cammino fino a Triacastela.

IL MONASTERO DI SAMOS

Da Triacstela si è decisa  una deviazione per il borgo e il monastero benedettino di Samos, che è sempre sul cammino, ma che lo allunga di sette chilomentri. La visita guidata di circa 40 minuti ha permesso di apprezzare la Chiesa, il Chiostro, e la parte di monastero ricostruita dopo l’incendio del 1951 che distrusse gran parte del complesso. Da qui altri 12 km e poi l’arrivo a Sarria. Provvidenziale per il caldo un cantiere edile che generosamente e copiosamente ha offerto acqua ai cremaschi un po’ provati dal solleone!

IL CAMMINO DEL SECONDO GRUPPO

Un altro gruppo più numeroso, partito alle 06.30, ha raggiunto Triacastela in pulmino per poi percorrere i 18 km previsti fino a Sarria, raggiunta intorno a mezzogiorno. Una cittadina poco più piccola di Crema, che in questi giorni come in tutta la Spagna soffre un caldo al quale non sono abituati. È più secco del nostro clima ma è intenso.

Don Giamba e don Emilio hanno accompagnato il gruppo per un tratto in bici e poi a piedi fino a Sarria, anch’essi passando da Samos.

Oggi abbiamo avuto una giornata molto calda e faticosa, ma bella sia per i tratti percorsi da soli e poi in compagnia di altri. Dalla fatica del cammino, dallo stare insieme, dal pregare ma anche bere una birra o assaggiare un formaggio locale in compagnia. Sta nascendo una fraternità molto bella, una condivisione di vita e di momenti intensa. Siamo pieni di gioia, affaticati ma contenti. Continuiamo il cammino come ha detto Papa Francesco: “ uscire dalla nostra terra, e dal nostro io, per incontrare l’altro, l’apostolo Giacomo, e il Signore Gesù”.

Arrivederci a domani!