Ulteriore allentamento da oggi nelle misure atte a contrastare la diffusione del Coronavirus. Lo prevedevano gli step dettati a inizio primavera dal Governo, pienamente rispettati grazie al calo dei contagi e delle ospedalizzazioni.
Ieri, mercoledì 15 giugno, il Consiglio dei Ministri ha ratificato le nuove indicazioni in tema di utilizzo mascherine e vaccini. Un’ordinanza ponte firmata dal Ministro per la Salute Roberto Speranza ha di fatto anticipato l’entrata in vigore delle norme contenute nel decreto che diverrà ufficiale con la pubblicazione in ‘Gazzetta’.
Mascherine, dove permane l’obbligo
Cosa cambia? Presto detto. Per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine è stata stabilita la proroga dell’obbligatorietà d’utilizzo delle ffp2 fino al 30 settembre nelle Rsa e nelle strutture sanitarie oltre che sui mezzi adibiti al trasporto pubblico quali tram, pullman, metropolitane e treni eccezion fatta per gli aerei, dove l’uso del dispositivo di sicurezza è solamente raccomandato. Consiglio che vale anche per teatri, cinema ed eventi sportivi al chiuso dove decade da oggi l’utilizzo della mascherina. Analogamente per gli esami di terza media e maturità gli studenti non saranno obbligati a indossare il Dpi, anche se la raccomandazione resta.
Diverso il panorama sui luoghi di lavoro sia pubblici che privati. Laddove vi sia la condivisione di luoghi e spazi permane l’obbligo di utilizzo della mascherina sino al 30 giugno. Raccomandato l’uso della ffp2 in ufficio, specialmente quando ci si trova a contatto con gli altri e senza postazioni divise da barriere protettive. Stesso invito per mense, luoghi con persone fragili, ascensori, spazi ristretti e/o di potenziale assembramento.
Decade l’obbligo vaccinale, restano le sanzioni
Veniamo alla vaccinazione. Da oggi non è più obbligatoria per gli over50 oltre che per Forze dell’Ordine e personale scolastico. Per il personale sanitario l’obbligo permarrà sino a fine anno. Il Ministero fa sapere che al 15 giugno sono stati individuati 2,4 milioni di nominativi riferiti a over50 che non hanno ricevuto la vaccinazione per scelta e che ora rischiano di essere sanzionato per non aver ottemperato alla disposizione. L’elenco è stato inviato all’Agenzia delle Entrate che ha già inoltrato 1,7 milioni di avvisi ai cittadini italiani che hanno commesso l’infrazione, i quali avranno 10 i giorni di tempo per dimostrare di essersi vaccinati entro i termini stabiliti dalla Legge.