Vittorio Sgarbi alla fine non è riuscito a esserci – almeno fisicamente – ma la presentazione della lista civica Noi Crema – Santamato Sindaco, sostenuta da Movimento Nazionale Italiano, Rinascimento Vittorio Sgarbi e Grande Nord ha comunque “acceso” il centro storico. In piazza Duomo, infatti, erano confluiti diversi cittadini per ascoltare il candidato Oronzo Santamato e i suoi papabili consiglieri. Con loro, per lanciare la candidatura, Roberto Bernardelli e Francesco Campopiano.
Sostegno a famiglie e imprese
Bernardelli, imprenditore e già consigliere e assessore a Milano, ha esordito a gran voce: “Faccio politica per passione, perché ho un sogno. Non per i soldi come il 90% dei nostri politici. Anche con il Covid nessuno di loro ha diminuito il proprio stipendio. Non un euro alla gente! L’elenco degli incompetenti sarebbe lunghissimo, questi sono i politici italiani”. Dopo la partenza col botto, Bernardelli ha chiarito che Grande Nord è un movimento legato al progetto di Umberto Bossi delle macro regioni conferederate sul modello svizzero”.
“Famiglie e imprese: siamo i più tassati d’Europa, ci sono tasse pure sulle pensioni! Le tasse dei cremaschi devono restare a Crema! Io sono dalla parte della gente, siamo un movimento di prossimità. Questo deve fare Santamato a Crema, ascoltare la gente. La prima cosa su cui intervenire da sindaco è fare in modo che tutti coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza comincino a lavorare per il Comune e la comunità. Su le maniche. L’ufficio del sindaco deve essere sempre aperto alla cittadinanza”.
Sindaco di prossimità
Bernardelli ha descritto il candidato Santamato come “un imprenditore e un cittadino che ascolta i suoi dipendenti e vede le loro difficoltà”. Per Crema, come dappertutto, “no ai programmi ‘libro dei sogni’, no alle false promesse: facciamo poche cose ma manteniamo quanto annunciato!”, ha concluso l’esponente del Grande Nord, invitando Santamato a essere “un sindaco di prossimità, con attenzione ai fragili, ai disabili e alle famiglie. L’obiettivo è stare in mezzo alla gente e risolvere i loro problemi. Forza sindaco, Crema starà con te!”.
Il bene di Crema
“Questa è la nostra politica – gli ha fatto eco Santamato –. Vogliamo il bene di Crema. Non siamo politici. In città abbiamo problemi di sicurezza, viabilità, legati alle fragilità e anche di cultura e di welfare. I miei concorrenti hanno depositato programmi infiniti, che addormentano la gente. Crema è bella, ma noi vogliamo di più. Aiutateci. Siamo stufi di promesse, fino a oggi chi promette dove è stato? È l’ora di cambiare aria”. Come esempio le 89 telecamere menzionate da chi è al governo della città: “Qualcuna è orientata a terra. Non bastano a garantire la sicurezza di una città. Crema merita di più, dobbiamo fare di più”, ha insistito il candidato sindaco.
Cittadini in campo
“Queste liste civiche sono basate su idee vere, cittadini veri. Insieme a Oronzo ci mettiamo in gioco per dimostrare che se c’è necessità i cittadini si mettono a fare politica.
Il sindaco, caro Oronzo, è di tutti; i cremaschi devono poter contare su di te”, ha affermato Campopiano di Movimento Nazionale Italiano. “La politica è dei cittadini che hanno coraggio; serve una svolta per togliere di mezzo i vecchi politici”. A parte la sicurezza, tra i punti del programma “short” di Santamato, l’obiettivo di creare incentivi all’economia locale con una rete di aziende per lo sviluppo del Made in Crema, l’attenzione all’ambiente e ai trasporti. Per il sociale l’idea di sportelli di professionisti per i cittadini, per lo sport c’è la volontà di valorizzarlo come percorso educativo. Per il settore “sviluppo”, Santamato propone un piano casa, scuola e Rsa.
Sgarbi e i candidati
Infine Sgarbi, che ha partecipato con un video. “Caro amato Santamato, arriverò in ritardo, presentate pure liste e candidati – ha dichiarato il critico d’arte, trattenuto a Sutri per il Consiglio – . Arriverò il 6 giugno tra le 21 e le 21.30 a Crema. Non abbiamo la speranza di vincere le elezioni, ma di dare il segnale che ci siamo: faremo per Crema quello che una lista libera può e deve fare”.
Questi i sedici candidati, con storie e competenze diversificate: Jhonathan Guerini Rocco, Enio Curti, Roberta Tomasini, Matteo Costi, Emma Tacca, Riccardo Campanini, Moira Bergamaschi, Fabrizio Umberto Gaudioso, Giovanna Della Monica, Oxana Peleavscaia, Eneo Meminaj, Erminia Coti Zelati, Paolo Patrini, Andrea Boni, Giorgia Andrea Triassi, Alessandro Corlazzoli.