Castelleone. Arata, la casa diventa museo

Dove tutto è iniziato e dove tutto è finito. La casa di Francesco Arata, quella in cui nacque il 21 ottobre del 1890 e in cui morì il 3 marzo del 1956, è un museo. Grazie alla famiglia del ‘pittore di Castelleone’ la città della torre può fregiarsi di uno straordinario scrigno di storia, arte e cultura, che parla del paese ma non solo. Un luogo in cui si respira l’aria intrisa di verità, quella che Arata ha saputo ritrarre dalla pianura padana alla laguna veneta, restituendo sulla tela quelle atmosfere che solo il suo occhio attento sapeva penetrare. Venerdì prossimo, 6 maggio, alle ore 18, presso la sede della Fondazione Francesco Arata, nell’omonima via al civico 3, sarà aperta per la prima volta al pubblico la casa che fu del pittore, architetto e scenografo. Un museo che potrà essere visitato ogni seconda domenica del mese, in occasione del Mercatino del Piccolo Antiquariato, o su appuntamento contattando il 335.6700125.

La casa-museo Arata
Terminata l’importante mostra de I disegni, la Fondazione Francesco Arata si è dedicata al recupero della casa natale e all’allestimento dei locali con gli arredi originali “per quanto possibile”, Non manca una selezione qualificata di opere del pittore che Castelleone ha amato e che nel borgo ha lasciato indelebili tracce non solo della sua vena pittorica; basti pensare al progetto del nuovo municipio a lui commissionato e inaugurato nel 1935.
“I locali sono gli stessi che occupava l’artista, nato nel 1890, fino al 1956, anno della morte, e sono rimasti alquanto integri”; la famiglia ha conservato tutto e tutto, con cura e amore è stato riordinato e perfettamente riposizionato. “Sono stati inoltre ricomposti lo studio e la camera da letto”; mentre negli altri locali vissuti dall’artista e dalla madre, sono esposti, suddivisi per tematiche, i quadri scelti dai familiari per costituire la collezione permanente, che il pubblico può apprezzare comprendendo la profondità dell’artista.

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