Diocesi. Caritas e Pastorale Giovanile alla Marcia della Pace

Perugia Assisi
Foto di repertorio

Anche la Chiesa di Crema parteciperà alla Marcia della Pace e della fraternità Perugia-Assisi in programma domenica 24 aprile prossimo. A rappresentare la nostra diocesi la Caritas Crema e la Pgo-Pastorale giovanile e oratori. Le iscrizioni devono pervenire entro mercoledì 20 aprile a segreteria@caritascrema.it indicando nome e cognome, data di nascita, numero di cellulare e indirizzo e.mail. Il contributo per il pullman è di 50 euro. La partenza è prevista alle ore 3 del 24 aprile dal piazzale della Croce Rossa, per poter arrivare nel capoluogo umbro in tempo: la marcia avrà infatti inizio alle ore 9. Il rientro è poi previsto nella tarda serata di domenica stessa.

“Fermatevi! La guerra è una follia”

Quest’edizione straordinaria è stata indetta per dire con forte determinazione: “Fermatevi! La guerra è una follia”. Dal 24 febbraio, “la guerra in Ucraina avanza facendo strage di vite innocenti, riducendo le città in cimiteri, minacciando la guerra mondiale e la catastrofe atomica. Ogni giorno che passa – si fa osservare nell’appello – lo scontro s’innalza e la guerra diventa più disumana e cieca, distruggendo ogni residuo spazio di pace. Per questo ripetiamo che va fermata subito!”. E questo, viene spiegato, “vuol dire negoziare subito, con determinazione, su tutto: il cessate il fuoco, i corridoi umanitari, la fine della guerra, la sicurezza per tutti, il disarmo, il rispetto dei diritti umani di tutti, comprese le minoranze. Tutte le strade vanno percorse. Bisogna dialogare con tutti”. “Nessuno si rassegni alla guerra e alla corsa al riarmo!”, si sostiene inoltre. “Nessuno si pieghi alle leggi della violenza. Nessuno ceda alla logica amico-nemico. Risolviamo i problemi che non abbiamo ancora voluto affrontare nel rispetto del diritto internazionale. Basta con la propaganda di guerra! Fermiamo la circolazione dell’odio e dell’inimicizia. Facciamo pace. Prendiamoci cura delle vite degli altri, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere.”

Essere solidali

“Siamo solidali – la conclusione dell’appello – con gli ucraini e con tutte le vittime di tutte le guerre dimenticate che continuano a insanguinare il mondo. Con i russi che si oppongono alla guerra, con chi è costretto a farla e con le vittime della persecuzione anti-russa. Con tutti i bambini e le bambine, le donne e gli uomini di ogni età che pagheranno le dure conseguenze della guerra, in Italia e nel resto del mondo.”