“Ieri pomeriggio in municipio abbiamo invitato tutti gli attori che in questo momento giocano un ruolo nella gestione della accoglienza ai profughi ucraini. In particolare Caritas Crema, scuole primarie e secondarie dell’ambito cremasco, Ufficio Scolastico Provinciale, Servizi sociali di Crema e territoriali, Comunità Sociale Cremasca, Commissariato, Prefettura, Ats Val Padana, Asst Crema Ospedale Maggiore e Impronte Sociali Crema”, spiega il sindaco Stefania Bonaldi.
Guardarsi negli occhi
L’obiettivo era intanto “guardarsi negli occhi” e “prendere atto che siamo tutti in trincea nella gestione dell’assistenza e dell’accoglienza, ciascuno secondo il suo specifico ruolo”.
Dopodiché mettere anche a conoscenza tutti che è partita anche l’assistenza psicologica ai profughi, grazie alla collaborazione e sinergia, ormai consolidate, con le psicologhe e gli psicologi dell’associazione EMDR Italia, esperti nella gestione dello stress post traumatico, e dei servizi territoriali di Asst Crema, affinché tutte le situazioni di trauma intercettate possano trovare una risposta e un accompagnamento.
Scuola, inserimenti ragionati
“È stata anche occasione – chiarisce Bonaldi – per verificare la necessità di coordinarsi con Caritas e con le scuole cremasche per inserimenti ragionati dei minori arrivati sul territorio, a oggi circa 190 da 0 a 18 anni e per la soluzione delle problematiche relative alla salvaguardia dei corsi di studi intrapresi in Ucraina e della necessaria mediazione linguistica”.