Il candidato Manuel Draghetti ha incontrato Anffas

Giovedì 7 aprile il consigliere comunale e candidato sindaco Manuel Draghetti e l’attivista e candidata consigliera Agostina Bettinelli hanno incontrato la presidente dell’Associazione Anffas Daniela Martinenghi, il presidente della stessa Fondazione Paolo Marchesi, il direttore Davide Venturini e l’assistente sociale di Anffas Laura Bonomi.
Obiettivo dell’incontro quello di confrontarsi sul grande lavoro che Anffas Crema svolge quotidianamente per le persone con disabilità, oltre che affrontare le criticità ancora presenti.

Criticità da affrontare

Dall’incontro sono emerse infatti una serie di criticità: intanto una lentezza legislativa enorme, che non riesce a stare al passo con le esigenze reali e fattuali che si incontrano concretamente nell’esperienza di tutti i giorni. L’esplosione dei casi di diagnosi di disabilità negli ultimi anni genererà un tema di riflessione profondo, tra pochi anni, su quale dovrà essere la prospettiva di questi ragazzi nell’età adulta. Così come il tema dei disabili ultrasessantacinquenni che, per legge, non dovrebbero poter più stare in centri specializzati per la disabilità: la legge non ha fatto i conti che stanno emergendo in questi anni le prime generazioni di persone con disabilità over 65. “L’amministrazione di Crema, Comune capo comprensorio del distretto cremasco, deve agire, per quanto di sua competenza, per affrontare una serie di criticità ancora presenti, stimolando e spronando Comunità Sociale affinché possa andare incontro alle esigenze in questo settore, non sempre prese in considerazione come si sarebbe dovuto fare”, afferma Draghetti.

Questione educatori

Serve un ripensamento dell’organizzazione degli educatori, figura chiave per i ragazzi con disabilità: la figura dell’educatore di plesso ha diverse criticità, soprattutto nei passaggi chiave tra una scuola ed un’altra. “Serve superare il modello dell’educatore di plesso, puntando molto su un’équipe di educatori specializzati per tipologia di diagnosi, con un meccanismo di mantenimento dello stesso educatore nelle fasi di transizione nella vita del ragazzo, come i passaggi di scuola. Oltre ovviamente a garantire il rispetto dei diritti degli Educatori professionali, purtroppo ancora troppo spesso sotto inquadrati e non valorizzati, con conseguente forte turnover”.
La misura B2 deve essere integrata economicamente: sono troppe, quasi 70, le famiglie del nostro distretto cremasco che non riescono ad accedere alla misura B2, pur avendone diritto: i famosi idonei, ma non beneficiari. Regione Lombardia deve trovare risorse per coprire esigenze reali di famiglie con ragazzi con disabilità di un certo livello, “ma allo stesso tempo i Comuni e Csc devono tamponare queste mancanze economiche con un fondo unico per coprire le esigenze di tutte le famiglie”.

Centri estivi

Infine, sui centri estivi serve una pianificazione da avviare con un “anno zero”, da espletare con risorse di Csc: “Avere idea per tempo, ogni anno, quante sarebbero le risorse da investire per far sì che venga rispettato il sacrosanto diritto ad un pagamento dei centri estivi egualitario per tutti i ragazzi, senza arrivare a differenze del 400% per alcune famiglie con figli con disabilità. Il M5S Cremasco, attraverso il proprio consigliere comunale Manuel Draghetti e il proprio consigliere regionale Marco Degli Angeli, ha sempre posto attenzione su queste tematiche, “che devono andare oltre la singola appartenenza politica in quanto universali. Serve uno sforzo da parte di tutti per compiere quei passi in avanti necessari al benessere della nostra intera comunità”.