Crema Aperta-Bergamaschi: “Fonti rinnovabili? Per noi sono una priorità”

“Abbiamo tutta l’intenzione di inserire le comunità energetiche rinnovabili, come elemento qualificante delle politiche di transizione ecologica di Crema”. Fabio Bergamaschi, candidato sindaco del centrosinistra, stringe un patto con la città: puntare anche sulle comunità energetiche, non solo per contenere il caro bollette, ma anche per ridurre le emissioni e, non per ultimo, creare lavoro.

Esperti relatori

Cosa sia una “comunità energetica rinnovabile”, lo hanno spiegato mercoledì sera in sala dei Ricevimenti, Cinzia Perucca, componente della lista Crema Aperta – che ha organizzato l’evento – Emiliano Lottaroli, sindaco di Turano Lodigiano, primo Comune lombardo a essersi dotato di una comunità energetica, Michela Oleotti operatrice Csv Lombardia Sud e Andrea Poggio, segretario nazionale Lega Ambiente.

Cos’è una comunità energetica rinnovabile?

A sommi tratti una “Cer” è un ente giuridico che si costituisce per la creazione di una fonte di energia (nel caso di Crema, il fotovoltaico) cui attingere. Da qui il reale risparmio in bolletta, dalla quale verrà decurtato il costo dell’energia “pescata” dal fotovoltaico. A queste “comunità” possono partecipare tutti: enti, associazioni, scuole, parrocchie e singoli cittadini.

Produttori consumatori

“I cittadini – ha detto ancora Bergamaschi – così passano dalla condizione di ‘semplici’ consumatori, a produttori-consumatori. Come hanno spiegato i presenti all’incontro il cammino non sarà facile, ma credo che ormai in tutti noi sia maturata la sensibilità ecologista necessaria per questo passo. Non partiamo da zero: le comunità energetiche si inserirebbero in una più ampia strategia che punta alla sempre maggiore riduzione delle emissioni di Co2″.