Questa mattina è giunta la notizia della morte di don Felice Agnelli. È il secondo sacerdote diocesano, dopo don Vito Barbaglio, che nel giro di due giorni lascia questa vita terrena per salire al cielo.
LA VITA SACERDOTALE
Don Felice, aveva quasi novant’anni, essendo nato a Palazzo Pignano il 1° novembre 1932. È stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1960.
Il suo servizio sacerdotale si è svolto in diverse parrocchie della diocesi. In tre di esse do Felice è stato vicario parrocchiale: Capralba (dal 1960 al 1963), Bagnolo Cremasco (dal 1963 al 1968), al Sacro Cuore di Crema Nuova (dal 1968 al 1979).
Nel 1979 il vescovo mons. Carlo Manziana lo ha nominato parroco a Scannabue, dove ha svolto il suo apprezzato ministero fino al 1986.
Poi la sistemazione “definitiva” a Chieve, dove il vescovo mons. Libero Tresoldi l’ha destinato nel 1986. In questa comunità parrocchiale ha svolto il suo ministero per ben 23 anni, fino al 2009, due anni oltre il limite pensionabile dei 75, segno dell’apprezzamento che si guadagnò presso i fedeli e il vescovo stesso.
Ritiratosi dal ministero diretto, divenne cappellano dell’unità pastorale di Credera, Rovereto e Rubbiano, fino al 2018.
Provato dalla malattia, dovette essere ricoverato presso la Casa di Riposo “Fondazione Madre Cabrini” di Sant’Angelo Lodigiano (dove esiste una piccola comunità di sacerdoti quiescenti) e qui è rimasto fino a oggi, quando il Signore lo ha chiamato in cielo.
Per don Felice e don Vito il vescovo Daniele a pregato questa mattina nella Messa celebrata in cattedrale alle ore 11.45 per gli operatori pastorali della diocesi.
I FUNERALI
La salma di don Felice arriverà lunedì 21 marzo, verso le ore 12/12.30 nella chiesa di Chieve, dove alle ore 14,30 si solveranno le esequie presiedute dal vescovo Daniele. Don Felice verrà poi tumulato nel cimitero di Rubbiano.
Le condoglianze ai parenti da parte di tutti noi e della diocesi intera.