È tornato alla casa del Padre, questa notte alle ore 00.10, mons. Vito Barbaglio, dopo un lungo periodo di sofferenza.
Era nato a Crema il 5 giugno 1929 ed era stato ordinato sacerdote il 5 aprile 1953. Aveva 92 anni.
Fu uno dei tanti giovani seminaristi – e poi sacerdoti – che il vescovo di allora, mons. Francesco Franco, mandò a studiare a Roma ospiti del Seminario Lombardo. Don Vito fu così alunno della Pontificia Università Gregoriana dal 1948 al 1956 e acquisì la Laurea in Lettere, poi la Licenza in Teologia e in Diritto Canonico e Giurisprudenza.
Tornò in diocesi nel 1956 e fino al 1970 insegnò nello Studio Teologico del Seminario vescovile, mentre svolgeva il servizio di cappellano nella parrocchia del Sacro Cuore a Crema Nuova.
LA VITA IN PARROCCHIA
Nel 1970 il vescovo mons. Carlo Manziana lo nominò parroco di Montodine dove rimase per nove anni, fino al 1979, quando venne nominato parroco dell’Ospedale Maggiore di Crema, dove svolse il suo apprezzato ministero fino al 1994. In quell’anno passò a Farinate come amministratore parrocchiale, dove rimase fino al compimento degli ottant’anni, nel 2009. Sarà poi cappellano della parrocchia di Sant’Angela Merici dal 2012 al 2016.
GLI INCARICHI DIOCESANI
Numerosi gli altri incarichi che svolse in diocesi: fu assistente del Centro di Aiuto alla Vita e del Movimento per la Vita dal 1976 al 1992: il suo impegno per la salvaguardia e la promozione della vita fu certamente una delle caratteristiche del suo impegno umano e sacerdotale.
Rivestì la carica di presidente della Fondazione Opera Diocesana San Pantaleone dal 2000 al 2009; di cancelliere vescovile dal 1999 al 2009; di presidente del Capitolo della Cattedrale dal 2005 al 2014 e di presidente della Commissione Restauri della Cattedrale dal 2006 al 2014.
L’IMPEGNO NEL TRIBUNALE ECCLESIASTICO
Ma uno dei più importanti servizi che svolse per la Chiesa di Crema e Lombarda fu legato alle sue competenze di studio: fu infatti per molti anni giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale di Milano (dal 1965 al 2004) e Vicario Giudiziale del Tribunale Ecclesiastico diocesano (dal 1967 al 2013).
LE ONORANZE CIVILI
Da ricordare anche le imporanti onoranze civili che gli furono conferite: quelle di Commendatore della Repubblica Italiana e di Grand’Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.
Con lui se ne va in cielo uno dei sacerdoti più conosciuti e apprezzati della nostra diocesi, grazie appunto ai servizi pastorali svolti con passione e competenza in numerosi settori.
Le nostre condoglianze ai nipoti, in particolare ad Annunciata, da molti anni collaboratrice nel nostro giornale e nella nostra radio.
La salma del caro don Vito è composta nella sua abitazione in via Carlo Urbino 24.
I funerali di don Vito saranno celebrati lunedì mattina alle ore 9.30 in cattedrale. La cara salma verrà tumulata nella cappella centrale del cimitero di San Bartolomeo ai morti.