Ucraina Express, il grande cuore di Crema

Mamma con bambino in arrivo a Varsavia dall'Ucraina (foto Sir)

Fare del bene fa bene. Poche parole per descrivere come un’iniziativa umanitaria privata, organizzata da un gruppo di 20 amici cremaschi, si è trasformata in qualcosa di ancora più grande e importante, che ha coinvolto privati cittadini, istituzioni e aziende.
Qualche giorno fa, quando a Crema si è diffusa la notizia che diversi furgoni carichi di aiuti sarebbero partiti giovedì sera, si è generato un vero e proprio tam tam che è arrivato ben oltre i confini cremaschi e ha coinvolto aziende, associazioni e privati cittadini. Tutti, con estrema generosità e in modo del tutto spontaneo, hanno risposto all’appello portando il proprio aiuto e donando qualcosa.
“Il cuore dei cremaschi è davvero grande. Oltre alle tante donazioni ricevute da aziende e anche da tantissimi privati, le persone hanno offerto il loro aiuto in prima persona. A molti di loro abbiamo dovuto dire di no perché sui furgoni non c’era più posto”, ha raccontato uno dei volontari che ha dato vita all’iniziativa.

Il viaggio verso Siret

I sette furgoni partiti da Crema giovedì sera sono arrivati alla dogana di Siret, a confine tra Romania e Ucraina, 24 h di viaggio e 1.600 km dopo, carichi di generi alimentari, vestiario, medicinali, destinati alle popolazioni colpite dalla guerra. La commozione è stata tanta, sia da parte delle popolazioni locali sia dei volontari, che sabato sono ripartiti portando con sé in salvo, in Italia, 34 donne e bambini. Dopo giorni bui e tanta sofferenza, ora per queste mamme e i loro bimbi si apre un nuovo capitolo. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa e in particolar modo Matteo Moretti, presidente di Lumson, che per primo ha creduto in questo progetto e ci ha supportati, e poi SPD Angelo Bruni, Luca e Pierangelo Venturelli, ASD Salvirola & S.I.F Academy, Jolly Auto e tutte le persone, e sono state davvero tantissime, che con la loro generosità e il loro aiuto hanno reso possibile tutto questo. Grazie di cuore”, ha detto Massimiliano Ticali, uno dei volontari.